Affermazione

Da quanto è stato detto finora sembrerebbe che l’atto di volontà sia un processo complesso e che richiede molto tempo.
Lo è, ma solo se intendiamo l’atto completo e auto cosciente. Certo, quando un individuo contempla dei cambiamenti importanti nella propria vita deve sforzarsi di passare attraverso i 6 stadi.


L’atto di volontà consiste di sei fasi o stadi sequenziali. Essi sono: 

1. Lo Scopo, la Meta o il Fine, basati su Valutazione, Motivazione, e Intenzione.
2. Deliberazione.
3. Scelta e Decisione.
4. Affermazione: il Comando o “Fiat” della Volontà.
5. Pianificazione e Programmazione.
6. Direzione dell’Esecuzione.


Ma le occasioni di questo genere sono rare e non c’è bisogno di sondare le motivazioni, ingaggiare consulenti, elaborare complicati i tracciati di cause e probabili effetti per rompere l’uovo della prima colazione. Tuttavia è importante realizzare che molti di noi falliscono in numerose azioni di media importanza a causa delle difficoltà incontrate in qualche stadio specifico della volontà. Forse non esaminiamo i momenti o siamo indecisi; o non abbiamo imparato a ponderare a fondo. Dallo studio e dalla comprensione dei sei stati possiamo imparare come usare la volontà, dove sbagliamo di solito, e quali esercizi usare per superare le nostre deficienze. Possiamo poi procedere a correggere le deficienze nello schema generale e automaticamente questo migliorerà ogni piccolo atto di volontà quotidiano. E vivremo più liberamente, più in armonia con la vita e le nostre vere intenzioni.

L’affermazione è uno stadio cardinale dell’atto di volontà. Dopo che gli stadi di deliberazione, scelta e decisione sono stati effettuati, viene la fase dell’esecuzione, in modo che ciò che si vuole sia, accada, o si manifesti. Il primo passo o atto di questa fase consiste nell’affermazione. Senza di questa, la decisione rimane latente, mancando un potere dinamico propulsivo. L’affermazione è dunque un momento o stadio essenziale della volontà. È questo il significato dell’osservazione di Spinoza: “La volontà è il potere di affermare o di negare” . La parola “potere” deve essere considerata bene; significa due cose: potere nel senso di capacità, e potere come potenza, o energia.

Cerchiamo di renderci conto di cosa implica e cosa richiede l’affermazione volitiva, o volontà affermativa. Fondamentalmente è un senso, o stato d’animo, di certezza.
Questo ha due aspetti, o meglio, è la sintesi di due atteggiamenti interiori: fede e convinzione. La fede vera è per natura intuitiva: percepisce la realtà di ciò che non è evidente, non manifesto, e la accetta. Secondo la definizione di San Paolo, “è la sostanza di cose sperate, l’evidenza di cose non viste”. La fede che porta ad un senso di certezza richiede per prima cosa fede in noi stessi, vale a dire nel Sé reale, in ciò che è essenzialmente siamo. Keyserling lo dice molto bene: “Solo quella affermazione interiore che è chiamata fede crea la decisione che ‘rende reale’ il Sé nell’esistenza fenomenica… Questo spirito vivente, dice Keyserling, l’essenza metafisica dell’essere dell’uomo, non è né comprensione né ragione, né una qualsiasi funzione particolare: è sostanza. È per questo che ha delle qualità, ma non è una qualità in sé stesso”.

La convinzione è, per natura, mentale; si raggiunge con la ragione oppure aderendo intellettualmente ad un’intuizione riconosciuta in armonia con la verità.
Nell’esperienza vissuta, fede e convinzione coesistono e si mescolano in proporzioni varianti. La loro combinazione dà luogo alla certezza.

Per essere efficace, l’affermazione deve essere vigorosa, deve possedere un forte potenziale dinamico, o intensità. Per usare un’analogia presa dall’elettricità, lo si potrebbe chiamare un alto “voltaggio” psicologico. L’affermazione può essere considerato un ordine, un ordine impartito con autorità. L’autorità può derivare da una posizione di responsabilità o da un ruolo nel mondo esterno, ma è specialmente ed essenzialmente una qualità interiore, una realtà interiore, psicologica o spirituale. Chiunque la eserciti sente, anzi sa di possederla, e coloro verso cui è diretta la percepiscono direttamente. Questa autorità può, in verità dovrebbe, essere diretta particolarmente sulle energie e le funzioni psicologiche dentro di noi che dobbiamo usare per realizzare il nostro scopo.

Roberto Assagioli, L’atto di volontà –

La volontà è il potere di affermare o di negare.
Baruch Spinoza
La fede che porta ad un senso di certezza richiede per prima cosa fede in noi stessi, vale a dire nel Sé reale, in ciò che è essenzialmente siamo.
Roberto Assagioli
Nell'esperienza vissuta, fede e convinzione coesistono e si mescolano in proporzioni varianti. La loro combinazione dà luogo alla certezza.
Roberto Assagioli
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