Gurdjieff e il giornalismo

“La civiltà contemporanea ha generato una forma molto specifica di letteratura che viene chiamata “giornalismo”.
Non posso passare sotto silenzio questa nuova forma letteraria, perché, a parte il fatto che non porta assolutamente nulla di buono per lo sviluppo dell’intelligenza, essa è diventata, a mio avviso, il male dei nostri tempi, nel senso che esercita un’influenza nefasta sui rapporti umani.Per sfortuna di noi tutti, questo genere di letteratura, che invade ogni anno di più la vita quotidiana degli uomini, fa subire alla loro intelligenza, già molto indebolita, un indebolimento ulteriore, consegnandola inerme a ogni genere di inganni e di errori; essa li mette fuori strada a ogni passo, li distoglie da qualsiasi modo di pensare più o meno fondato e, invece di un giudizio sano, stimola e fissa in loro alcune tendenze indegne, quali: paura, falso pudore, dissimulazione, orgoglio e così via.

Questo genere di letteratura si è molto diffuso in questi ultimi tempi perché – ne sono fermamente convinto – esso corrisponde meglio di ogni altro alle debolezze e alle esigenze determinate negli uomini dalla loro crescente mancanza di volontà. Finisce così per atrofizzare la loro ultima possibilità di acquisire i dati che permettevano loro, finora, di prendere più o meno coscienza della loro reale individualità – unico mezzo per raggiungere il ricordo di sé, fattore assolutamente indispensabile per il processo di perfezionamento di sé. Inoltre, questa letteratura quotidiana, priva di princìpi, isola completamente il pensiero degli uomini dalla loro individualità, di modo che la coscienza morale, che di tanto in tanto ancora appariva in loro, adesso ha cessato di partecipare al loro pensiero.

Gli uomini credono a tutto ciò che gli si dice invece di credere solamente a ciò che avrebbero potuto conoscere direttamente con una riflessione giudiziosa. In generale, una nuova nozione si cristallizza in loro solo se un certo Signor Rossi esprime un’opinione o un’altra, su qualcuno o su qualcosa. E se anche il Signor Bianchi è dello stesso avviso, allora sono definitivamente persuasi che le cose sono così e che non possono essere altrimenti. In loro non si cristallizzano mai delle convinzioni soggettive che siano il frutto di una personale riflessione logica, ma soltanto delle convinzioni che dipendono dall’opinione altrui. Questo singolare tratto del loro psichismo, che consiste nell’attenersi unicamente a ciò che dirà il signor Rossi o il signor Bianchi senza sforzarsi di saperne di più, si è radicato in loro da molto tempo e ormai non cercano più nemmeno di conoscere ciò che può essere compreso soltanto attraverso un’attiva riflessione personale.

Il pubblico non sa mai chi è che scrive. Conosce soltanto il giornale, il quale appartiene a un gruppo di esperti commercianti. Che cosa sanno esattamente coloro che scrivono su quei giornali, e che cosa succede dietro le quinte della redazione? Il lettore lo ignora completamente. Perciò prende per oro colato tutto ciò che trova sui giornali. Il lettore ingenuo, che non vede gli scrittori e non conosce il loro modo di vivere, si fa un’opinione sugli avvenimenti e sulle idee secondo i vaneggiamenti di questi letterati da strapazzo che non sono né più né meno che uomini malati e privi di esperienza, che ignorano completamente il vero significato della vita.

Tutti questi operai del giornalismo si sostengono a vicenda e si lodano in ogni occasione in modo esagerato. Mi sembra anzi che questa caratteristica sia la causa principale della loro proliferazione, della loro falsa autorità sulla massa e dell’adulazione incosciente e servile dimostrata dalla folla per quelli che si potrebbero definire, con la coscienza a posto, delle perfette nullità. I critici letterari, a causa dell’influenza che la loro autorità di scrittori esercita sulla massa degli uomini ingenui e facili da suggestionare, a mio avviso sono ancor più nocivi di tutti quei mocciosi di giornalisti. Per me, non v’è alcun dubbio: fra tutte le cause delle anomalie esistenti nella civiltà contemporanea, la più evidente, quella che occupa il posto predominante, è proprio questa letteratura giornalistica, per l’azione demoralizzante e perniciosa che esercita sullo psichismo degli uomini.”

-G.I. Gurdjieff – Incontri con Uomini Straordinari

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