La Legge dello Specchio

[Tratto da un articolo di Salvatore Brizzi]

La Legge dello Specchio recita: «La realtà è un nostro specchio».

È il principio più difficile da accettare per chi porta avanti un lavoro su di sé, tuttavia risulta estremamente importante se vogliamo onestamente crescere.

La Legge di Risonanza dice che ognuno di noi è un sistema vibratorio che, ovviamente, entra in risonanza con frequenze simili alle sue (è un po’ il principio che regola le trasmissioni radio). La Legge d’Attrazione dice che, proprio grazie alla Legge di Risonanza, attiriamo verso di noi le situazioni e le persone che riflettono ciò che siamo.
Infine la Legge dello Specchio ci dice qualcosa sul perché talvolta attraiamo situazioni che ci procurano fastidio e rabbia: attraiamo ciò che siamo profondamente, ossia le situazioni che riflettono il nostro inconscio, ma che spesso non vogliamo vedere.

La Legge dello Specchio infatti recita anche: «Quando qualcosa ci dà fastidio all’esterno, significa che quella cosa è nascosta dentro di noi».
Lo so che può fare molto male al nostro orgoglio, ma d’altronde, se non accettiamo l’evidenza, ossia che il fastidio è un fenomeno mentale/emotivo che si verifica all’interno di noi – e quindi impegnandoci ne possiamo prendere il controllo – nessun lavoro di crescita interiore può avere successo a lungo termine.

L’uomo ordinario sottovaluta l’importanza della psicologia in generale e il concetto di inconscio in particolare.
La realtà non è creata dal nostro volere cosciente, bensì da ciò che si nasconde nel nostro inconscio e che si trova lì sotto sin dai mesi in cui eravamo nella pancia della mamma. L’invisibile ci influenza decisamente più del visibile.
La realtà ci fa da specchio proprio perché riflette il contenuto del nostro inconscio.
Più qualcosa è nascosto in profondità, meno ne siamo consapevoli, più ci dà fastidio quando lo vediamo negli altri.
In pratica, ciò che ci dà più fastidio è proprio ciò che si nasconde più in profondità dentro di noi.

Capire perché qualcosa ci dà fastidio non è così semplice.

Per esempio, più o meno a tutti dà fastidio l’aggressività, perché più o meno tutti siamo degli aggressivi repressi. In questo caso l’equazione è semplice.
Ma se invece dovessi chiedervi perché vi dà fastidio chi ruba? In questo caso non dovete fermarvi all’apparenza, ma indagare a fondo il concetto che si trova alla base del fastidio. Nell’esempio del furto, probabilmente si tratta del senso di attaccamento alle cose materiali, che accomuna il ladro e il derubato, oppure potrebbe trattarsi dell’attaccamento al senso di giustizia. Per ognuno di noi, lo stesso fastidio può avere alla base delle origini differenti.

In ogni caso, non è così importante scoprire perché qualcosa o qualcuno ci dà fastidio, perché ci siamo ammalati o perché abbiamo avuto l’incidente.
Può accadere che lo scopriamo, ma può anche non accadere. Nell’ambito del lavoro su di sé ci interessa soprattutto restare in uno stato di presenza mentre proviamo il fastidio. Come ho già scritto nei miei libri, è fondamentale modificare lo stato interiore con cui affrontiamo il disagio, non scoprire la causa del disagio.

Restiamo in presenza e ripetiamoci le due frasi irrinunciabili di chi lavora su di sé:

«Sono io che sto inconsciamente creando questa situazione».

«Se avessi occhi per vedere la realtà, non starei così male».

Chi ha occhi per vedere – ossia, chi ha aperto il suo cuore – non prova più disagio come all’inizio, perché tocca con mano il fatto che la caratteristica che lo ha sempre infastidito, in verità era l’embrione di una magnifica qualità… che adesso finalmente sta sbocciando.
Allora vedrà quella nuova qualità sia in se stesso che negli altri, proprio come se avesse fabbricato un nuovo “senso sottile”, un “senso dell’anima” che gli dischiude nuove possibilità di percezione della realtà. Percepirà direttamente le anime anziché solo gli aspetti fisici e psicologici delle macchine biologiche, per cui abiterà un mondo che gli altri ancora non possono nemmeno ipotizzare. Questi sono gli “occhi per vedere” e a questo fenomeno si riferisce il Vangelo quando parla di “intendere con il Cuore”.

La realtà è un nostro specchio: attiriamo verso di noi le situazioni e le persone che riflettono ciò che siamo.
Quando qualcosa ci dà fastidio all’esterno, significa che quella cosa è nascosta dentro di noi.
L’invisibile ci influenza decisamente più del visibile.
La realtà ci fa da specchio proprio perché riflette il contenuto del nostro inconscio.

ESERCIZIO SULLA LEGGE DELLO SPECCHIO

Fai un elenco delle cinque persone che ti danno più fastidio. Puoi includere, parenti, conoscenti, alcuni aspetti di qualche amico che proprio non mandi giù… e poi i politici, i personaggi televisivi oppure intere categorie: i vigili, i giornalisti, quelli che non fanno la raccolta differenziata, quelli di destra, quelli di sinistra, i preti, i ricchi, i tossici, i guru, gli zingari, ecc.

Se non ti bastano cinque, arriva fino a dieci. In ogni caso ci interessano quelli che ti danno più fastidio. Poi scrivi accanto a ogni persona il perché, o i perché, del tuo fastidio, provando a entrare il più possibile in profondità dentro di te, e iniziando sempre la frase con: «Mi dà fastidio (nome), perché richiama dentro di me… … …»

Esempi:

POLITICO NR. 1
– Perché secondo me fa il contrario di quello che dice di fare.
– Perché secondo me cerca di fregare gli altri.
– Perché secondo me non ha rispetto degli altri.

POLITICO NR. 2
– Perché secondo me non è onesto.
– Perché secondo me è entrato in politica per i suoi interessi e non per aiutare gli altri.
– Perché secondo me ha troppi soldi.

PARENTE NR. 1
– Perché secondo me parla sempre lui e crede di sapere tutto.

PARENTE NR. 2
– Perché secondo me si avvicina sempre per piangere miseria e chiedere soldi.

PARENTE NR. 3
– Perché secondo me ha l’energia sessuale di una zoccola, non vedi come ti guarda?

PARENTE NR. 4
– Perché secondo me è pieno di rabbia e fuori controllo.

PARENTE NR. 5
– Perché secondo me è uno che non rispetta mai le regole sociali.

Adesso considerate tutte le risposte come un quadro di ciò che VOI in realtà – almeno inconsciamente – siete, senza alcuna eccezione.
Non importa che subito non siate d’accordo. Questa è la dura realtà della Legge dello Specchio (dura lex, sed lex).

– Salvatore Brizzi –

[L’argomento è approfondito nei libri di Brizzi: RISVEGLIO E OFFICINA ALCHEMICA]

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Per chi desidera approfondire  sulla Legge dello Specchio con altri spunti, considerazioni e frequenze…li possiamo trovare in questo articolo (tra i vari disponibili):

Come funziona la legge dello Specchio
scritto da Cristian Sartori per il Giardino dei Libri Magazine.

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