APPROFONDIMENTO SUI TRANSITI “SAPER DOMARE LA BESTIA” 
I movimenti nodali e, nello specifico i transiti Sole e Terra di questi giorni, ci possono condizionare a contattare rabbia repressa e manifestarla inconsapevolmente in modi violenti, aggressivi e accusatori di cui poi, ravvedendoci, finiamo per pentirci.
Specie sotto la pressione delle limitazioni portate sia da Giove che da Saturno possono nascere sbilanciamenti emozionali e scoppi reattivi e incontrollati degli istinti più bassi e atavici.
La nostra armonia può essere messa a dura prova dall’impazienza ad interagire impulsata da pensieri ossessivi e bisogno di avere e far valere la nostra “ragione”.
Facile che tutto ciò che abbiamo represso nella nostra infanzia con i nostri genitori ora riemerga (in modo anche esagerato e sproporzionato alla situazione in corso) e si direzioni contro gli altri. Specie con chi riteniamo colpevoli di non appagare i nostri bisogni e quindi, al di là del sistema politico, familiari e colleghi, in particolare con il partner attuale; o anche quello precedente se abbiamo ancora conti in sospeso.
Quando però gli effetti distruttivi sono già innescati e attuati, dopo un momento di sollevata catarsi, sopraggiunge poi il rimorso di ciò che è stato detto e fatto nell’angosciante impossibilità di poter tornare indietro.
Ci possiamo accorgere che in effetti abbiamo esagerato: sia con i giudizi che con i modi. Come se fossimo stati posseduti da una forza oscura. [e in effetti è proprio così e, in Human Design, si chiama Non sé]
A questo punto rimaniamo soli di fronte al prendere atto di ciò che è accaduto. Soli di fronte ad un bivio:
proseguire imperterriti e apparentemente indifferenti per la nostra strada facendo finta di nulla ingrossando il nostro fegato di logorante rancore e rabbia [sapendo che prima o poi, in questa o altre vite dovremmo ritornare a sistemare la situazione];
fermarci e farci un esame di coscienza. Magari umilmente tornare indietro, chiedere scusa e aprirci ad un dialogo (ri)costruttivo. Quanto meno prendere coscienza di ciò che è accaduto: l’esserci fatti possedere dal Non sé.
Il senso di colpa (odio/rabbia contro noi stessi e le nostre debolezze/imperfezioni) è sempre in agguato e il primo ad apparire ma… non è il caso di lasciarci sedurre e ossessionare ed è bene semplicemente accogliere che abbiamo avuto un momento di debolezza. Chiaramente assumendoci le nostre responsabilità e avvedendoci in futuro di essere più vigili su simili inconsapevolezze.
Inutile piangere sul latte versato ma bene imparare dagli errori.
TEMPO DI COMUNIC-AZIONE EMPATICA 
In questi tempi mi arriva sincronica la lettura di “Le parole sono finestre [oppure muri]”, di Marshall B. Rosenberg che suggerisco caldamente di leggere.
Tratta di CNV ovvero Comunicazione NonViolenta che preferisco definire Comunicazione Empatica. Molto prezioso perché rafforza “la nostra capacità di rimanere umani, anche in condizioni difficili”. Dove il focus non è solo una educata forma di comunicare ma innanzitutto un’educazione all’essere.
Per essere chiari/veri ed esprimere chiarezza/verità.
Saperci dare dal cuore.
Fondamentale in questi tempi dov’è essenziale sostenere e potenziare la mutativa forza della verità individuale: ciò che davvero può cambiare il mondo.
Senza entrare nel merito di tutti i preziosi contenuti del libro mi limito qui a riportarne i 4 componenti fondamentali a mio avviso di grande aiuto per non farci condizionare dai transiti in corso che – se non filtrati dalla nostra unicità – con il loro carico di violenza e giudizio ci inducono a separazione e conflitto.
1. OSSERVAZIONE: dire semplicemente quello che a noi piace o non piace. COSA VEDO.
2. SENTIMENTI: affermiamo in che modo ci sentiamo quando osserviamo questa azione. COSA SENTO.
3. BISOGNI: diciamo quali nostri bisogni sono collegati ai sentimenti che abbiamo identificato. DI COSA HO BISOGNO.
4. RICHIESTE: comunicare richieste specifiche. COSA CHIEDO PER ARRICCHIRE LA MIA VITA (in modo che l’altro abbia chiaro di cosa ho bisogno).
La consapevolezza agita di queste 4 componenti (comunicando e aperti a ricevere le medesime informazioni dagli altri)… fa una profonda differenza nel nostro modo di essere e comunicare.
In tutte le nostre relazioni.
Quando emergono rabbia e giudizio innanzitutto riconosciamoli, osserviamo cosa ci muovono dentro e ricordiamoci che nessuno può determinare la nostra felicità o infelicità. Dipende da noi.
Connettiamoci alla nostra Verità.
Per chi conosce Human Design ricordiamoci* di praticare la nostra Strategia e Autorità che ci allineano con il nostro Sé e ci evitano le trappole del Non sé.
In supporto, ricordiamoci* di ciò che ci mostra la Legge dello Specchio e in certe situazioni di tensione chiediamoci: “Meglio avere ragione o essere felici?”
* ri- COR (cuore)-diamoci: diamoci, affidiamoci alla memoria del cuore. 

Buon esercizio di presenza e, per chi sente, buona lettura.
Aho Metakuye Oyassin 