CHIAVI e CONSIDERAZIONI SOTTO QUESTI STIMOLANTI TRANSITI DI LIMITAZIONI CHE MUTANO LA NOSTRA DIREZIONE DI VITA
2. AIUTATI CHE DIO TI AIUTA – la manifestazione del Divino inizia da Noi.
CONSIDER-AZIONI SULL’ ASPETTARE [2° parte]
Sotto questi transiti che ci portano a confrontarci con la pressione dei limiti, sento che in tanti nella sperimentazione dell’informazione trasmessa da Human Design – specie i Sacrali aperti e chi ha un Sacrale definito ma inconscio – sono entrati in difficoltà con l’aspetto fondamentale dell’aspettare. Io compreso.
Saper aspettare sembra facile ma è un’Arte che va appresa nel Tempo e richiede molta esperienza e ascolto. Un grande lavoro di Presenza nel saper cogliere i segnali (interni ed esterni). Che può rivelarsi arduo specie sotto le attuali forti pressioni esistenziali che spingono a reagire o a bloccarci/posticipare.
Ringrazio profondamente perché questi limiti, ben presenti nel mio Ritorno di Saturno e anche nella mia Opposizione di Urano, mi stanno forgiando ad una nuova consapevolezza. E sento che in tanti di Voi, a suo modo, stanno mutando verso la stessa Direzione.
Per quanto paradossale possa sembrare i limiti ci stanno mostrando che non ci sono limiti.
Sotto questo movimento nodale ‘provocatorio’ oso dire che in essenza non ‘siamo’ Manifestatori, Generatori, Proiettori o Riflettori. Abbiamo scelto di incarnarci in una di queste tipologie. Può sembrare scontato dirlo ma è bene ricordarlo. Siamo frammenti animici di un’Unità che ha scelto di sperimentarsi in uno di questi bioveicoli per proseguire in maniera funzionale il Nostro Cammino che contribuisce ad un’Unica Evoluzione.
Ognuno di noi – nella sua Divinità incarnata – è libero di manifestare il proprio Essere, vivere la Soddisfazione col proprio Fare Creativo, Riconoscere sé stesso nell’Altro, Riflettere il Tutto.
Ognuno a suo modo. In accordo alle specifiche della propria Unicità nella Forma. Contestualizzata al momento Presente.
Non ci sono limiti. Solo modi diversi e specifici di viverli e trascenderli. Ognuno a suo modo.
In definitiva esiste un solo Sé. Così come una stessa matrice del Non sé con cui confrontarci ed evolvere.
L’informazione trasmessa e gli strumenti utilizzati ci devono supportare a comprendere e agire questo. A contattare la nostra Divinità.
Nell’aspettare l’Attenzione e l’Energia non devono essere focalizzate nell’aspettativa che arrivi uno stimolo/invito e nel tentativo mentale di codificare se si tratta o no di uno stimolo/invito e se è proprio quello giusto per noi (focus esterno-dispersione); vanno concentrate sull’ascolto del nostro bisogno del momento (focus interno-ottimizzazione).
Questa sentita connessione col nostro intimo bisogno fa scattare quel Divino Potere Creativo che poi, meccanicamente attraverso la nostra Aura, si manifesta su questo piano. È questa connessione che fa sì che la ‘magia’ accada = le giuste situazioni prendano forma.
Informo/prego il Divino che si manifesti. Delego. Spero.
Manifesto il mio Divino nella forma. Faccio. Creo.
C’è differenza!
Sembra scontato ma non lo è. Merita averlo chiaro. Ripeto: è facile che, nell’aspettare, l’attenzione si concentri nell’attendere un qualcosa di esterno (stimolo/invito). Questo genera aspettative e immancabilmente delusioni. L’attesa è uno spazio funzionale di attenzione interna per chiarire ciò che serve di essere realizzato. Detto con una metafora: lo spazio creativo per formulare bene l’ordine da dare al genio della lampada che non è altro che un esecutore al servizio delle nostre volontà.
Quando ho chiaro di cosa ho bisogno, non è che mi blocco e non faccio nulla finché quel bisogno si realizza esattamente come l’ho richiesto. Questa è una pretesa ideale, un’utopia in questo mondo 3D. La Vita prosegue e io sono tenuto a procedere con essa se non ne voglio essere travolto… in attesa che il mio bisogno si appaghi. E si appaga/realizza di sicuro. Proprio perché l’ho chiesto con tutto il mio Essere e ne ho reale bisogno. Solo che su questo piano può esserci bisogno di Tempo. Un Tempo proporzionale alla nostra consapevolezza e alla connessione pratica col nostro Divino Potere.
Tutto e subito (ancora) non esiste ma con la Pazienza tutto accade.
In questi tempi agire in base a ideali, a tutto ciò che non è reale e realizzabile, ci fotte la vita.
Dobbiamo fluire. Ben radicati nella realtà. La REgale, REaltà del nostro sentire.
Non possiamo ‘inscatolarci’ in un modello e agire seguendo Autorità Esterne.
Così come non possiamo illuderci che non esistano Regole.
Siamo qui per Essere Respons-abili nell’esercizio delle nostre decisioni nello stimolante ‘Gioco’ del confronto con i limiti. Ricordandoci che ogni gioco è interessante proprio perché implica delle limitazioni che stimolano il nostro genio creativo a trascenderle.
In accordo alla nostra Verità che sa operare nel giusto Spazio e Tempo, siamo autorizzati a manifestare ciò che sentiamo, rispondere alle situazioni, guidare su invito, osservare e conoscere la Natura e i suoi cicli. Questo ci garantisce Pace, Soddisfazione, Successo e ci connette con nutriente stupore al Mistero della Vita.
I limiti, i confini, le separazioni esistono solo nella nostra mente identificata.
Il Divino ci aiuta. Sempre. Tutto è Abbondanza orbitante in torno a Noi. Ma Tutto richiede la nostra Presenza. Il nostro Cuore aperto, in Accettazione.
Strategia e Autorità e tutta la conoscenza di Human Design, così come ogni forma di Conoscenza, puntano a questo: Ama te stesso = riconosci e ama la tua Divinità nei limiti della tua Forma. Sapendo che sono proprio questi limiti che ci permettono di fare esperienza di Vita. [questo in extremis ci insegna il ‘Limite’ della Morte].
A questo punto si potrebbe essere indotti a pensare che si può fare tutto e che le informazioni trasmesse non siano di effettiva utilità pratica.
No. Se è un pensiero che induce a questo è anarchia e mancanza di respons-abilità.
Non è mia intenzione confondere ma contestualizzare.
Come dalla prospettiva di un navigatore satellitare… dobbiamo aver ben chiaro cosa siamo nel macro (Divino/Mente Creatrice) per comprendere come agire nel micro (Tipologia di appartenenza/Forma). E su cosa focalizzare l’attenzione che rende possibile la coesistenza di queste dimensioni: la Nobiltà di Spirito del Cuore (Direzione/Identità/Amore).
Il Cuore sa e guida. Anche se non ha le informazioni che servono alla mente.
Cuore e mente… un po’ come magia e tecnologia.
Della tecnologia ci affidiamo e ci sentiamo sicuri perché ne abbiamo il controllo.
Ma ci sono situazioni in cui la tecnologia è limitata e serve la magia. E, non si sa come, ma accade e funziona.
Usiamo bene la tecnologia del nostro Disegno e la magia della nostra Umanità.
Che ognuno di Noi possa vivere e manifestare la magia della propria differenziata Unicità!
Aho Metakuye Oyassin