Salve a tutti,
dal 7 al 13 febbraio il Sole entra nell’Esagramma 49: la Porta dei Principi; Rivoluzione.
E proprio su questa frequenza di rivoluzione (nell’appagare i propri bisogni) provo a condividere i transiti in una maniera differente dal solito.
Provo a condividere gli influssi planetari in modo, a mio avviso, più semplice e sintetico, concentrato in particolare sull’influsso del Sole, augurandomi che le informazioni trasmesse risultino comprensibili anche a chi sa poco o nulla di Human Design.
A tal proposito, per chi non ha affinità con questo tipo di conoscenze e linguaggio invito a leggere il testo sul sito in cui descrivo cosa sono i transiti secondo questa Scienza del Risveglio: HD e i transiti planetari.
In questi giorni c’è aria di rivoluzione: dentro e (quindi) fuori di noi. A livello individuale e (quindi) sociale.
Siamo invitati a riconoscere se stiamo vivendo in accordo ai nostri principi e valori. E se così non fosse, prendere coscienza di come mai non stiamo onorando ciò che sentiamo vero e fondamentale per noi e riconoscere cosa ci serve per attuarlo.
La rivoluzione è il renderci conto di cosa abbiamo veramente bisogno (corpo, mente, spirito) e rifiutare tutto ciò che non si allinea ai nostri principi e ci interferisce nel viverli.
Dove il rifiuto non deve essere violento e reattivo verso l’altro (Non sé) ma innanzitutto chiaro e applicato dentro di noi in modo integro e, poi, con le opportune occasioni e modi, comunicato all’altro (Sé).
In apparenza facile ma non così tanto.
Questo nostro potenziale di coscienza per sapere cosa, chi, quando, come è necessario o no è condizionato dalle fluttuazioni emozionali che nelle costanti oscillazioni tra alti e bassi, piacere e dolore, ci avvicinano e ci allontanano dalla nostra sensibilità e umanità influendo sul nostro umore e sulla nostra chiarezza in merito alle decisioni da prendere.
Soprattutto nelle interazioni e decisioni importanti… calma e pazienza. Diamoci tempo per connetterci al nostro sentire.
Se siamo confusi e agitati è facile rifiutare e separare sul momento (con l’illusione di eliminare definitivamente il problema) ma non è detto che sia la soluzione giusta per noi. Anzi.
Dobbiamo rimanere calmi e centrati nelle nostre decisioni, ben connessi ai nostri principi perché basta un attimo di tensione, fastidio, disappunto che finiamo per “buttare il bambino con l’acqua sporca”: rifiutare, eliminare, disfarsi di qualcosa/qualcuno senza distinguere ciò che è valido da ciò che non lo è.
Se siamo incerti prima di interagire con l’altro e prendere certe drastiche decisioni… facciamo qualche profondo respiro per ritroviamo la chiarezza. E agiamo, comunichiamo quando siamo chiari. Altrimenti è vivamente consigliato il silenzio e l’inazione.
Pazienza e connessione col nostro sentire per consapevolizzarci di ciò che è necessario per noi, adesso.
E come attuarlo.
Solo da questo spazio e con questo proposito possono nascere le vere rivoluzioni.
Individualmente insieme.
Ps. ricordo che la rivoluzione più semplice e più potente da attuare è riconoscere e manifestare con chiarezza cosa per noi è di valore e cosa non lo è: a cosa dire Sì e a cosa dire No.
E davvero una grande rivoluzione è quella del saper gestire il nostro tempo: usarlo bene! Sapendo cosa fare e con chi, dove e quando.