Salve a Tutti,
dal 2 all’8 ottobre il Sole entra nell’Esagramma 48: la Porta della Profondità; il Pozzo. E ci irradia della sua frequenza.
Come ripotato nell’I Ching del Rave la descrizione che ne veicola il senso – qui è più che mai opportuno dire “profondo” – di questo Esagramma è Il necessario e qualitativo fondamento che è un prerequisito per stabilire il bene comune.
Così come un villaggio si costruisce intorno ad un pozzo a cui attingere l’acqua (che dà la vita), il collettivo si stabilisce intorno alla possibilità di comprendere in profondità la logica dei modelli di vita al fine di averne la padronanza ovvero la consapevolezza (che dà senso alla vita – missione di vita).
Solo con la profonda/dettagliata comprensione dei modelli collettivi (regole umane e Leggi Universali) possiamo stabilire il bene comune. Senza questa comprensione non c’è alcuna possibilità di avere un futuro garantito, non c’è la giusta consapevolezza che ci permette di gestire le paure ed evolvere.
Ricordiamoci che la Porta 48 come tutte le Porte dei Centri di Consapevolezza (in questo caso la Milza come Centro di Consapevolezza del Corpo) sono connesse alle paure. Paure del corpo che fino a inizi novembre saranno tutte attivate e quindi “condizionanti” in quanto il Sole attiverà tutte le Porte del Centro della Milza (vedi transiti precedenti).
In questo caso per la Porta 48 parliamo di paura dell’inadeguatezza.
Inadeguatezza del corpo, nel corpo; la paura di non avere conoscenze, abilità (Porta giustapposta 16) necessarie per sopravvivere e per questo dover dipendere dall’esterno.
Questa paura, questa inadeguatezza delle nostre “profondità” intese come capacità di giudizio (Porta “precedente” 18), come consapevolezza, comporta il non fidarci di noi e cercare sicurezza all’esterno finendo per farci dominare (Porta polare 21).
Molto interessante – non a caso – che nel Mandala del Rave la Porta 48 (profondità) segue la 18 (correzione).
Questo indica che la possibilità di maturare coscienza sta nella nostra capacità di formulare i giudizi: saper discernere il bene dal male, ciò che è sano da ciò che non lo è, ciò che garantisce la vita da ciò che la minaccia.
Senza questa consapevolezza non possiamo stabilire il bene comune.
In questi giorni dove – portate dai transiti planetari – sono presenti le forze vitali del Carisma (Canale 34-20) e del Battito (Canale 2-14) c’è nel campo un potentissimo impattante impulso a mutare direzione in accordo al mutare del nostro giudizio, della nostra consapevolezza. La capacità di riconoscere nel Qui e Ora quali sono i modelli su cui è necessario, prioritario concentrarci per garantirci la vita (non l’esistenza, non la sopravvivenza biologica ma la VITA!!!); la nostra profonda sentita capacità di saper distinguere il bene dal male è ciò che può mutare – Adesso! – la nostra individuale direzione di vita e conseguentemente la direzione sociale, la direzione di Tutti.
In questi giorni è fondamentale fare esperienza e realizzare che il nostro giudizio consapevole e responsabile – attuato con opportune decisioni e condiviso su invito – può mutare la direzione del collettivo.
Attenzione alle forze egoiche che non usano la profondità di comprensione dei modelli di vita per il luminoso servizio del bene comune ma cercano – con uso di conoscenze occulte – di dominare attraverso la paura e la manipolazione: magia nera.
Urge potenziare la nostra capacità di giudizio (spirito critico) nel saper distinguere ciò che è bene da ciò che male, ciò che è luce e ciò che è oscurità, ciò che è vero da ciò che è falso e sapere dove attingere le informazioni, conoscenze utili a potenziare la nostra consapevolezza e dissetare/nutrire la nostra Gioia di Vita, Amore per la Vita (Porta 58 sorgente della Corrente del Gusto).
Che ognuno, in coscienza, sia guidato ad attingere e abbeverarsi alle profondità del Pozzo (delle proprie risorse) e farne buon uso: al servizio del bene comune.
Ricordiamoci che la nostra comprensione dei modelli, la nostra consapevolezza, va sempre e solo condivisa su formale invito dell’altro e non imposta, tanto più da uno spazio di giudizio o di paura.
In immagine il pozzo di San Patrizio ad Orvieto.
Sull’ingresso del pozzo troviamo la scritta“quod natura munimento inviderat industria adiecit” che significa “ciò che non aveva dato la natura, procurò l’industria” per celebrare l’ingegno umano come abile mezzo in grado di sopperire le carenze della natura.
Grandi e di straordinaria Bellezza sono le opere dell’uomo quando sono al servizio del bene comune.
In questo ricordiamoci di Leonardo Da Vinci… così come di Saruman.