In questi tempi di crisi nel confronto con le limitazioni è facile perderci a fantasticare futuri migliori e non accorgerci di disperdere preziose energie nel fuggire dall’unica dimensione che conta e ci può realmente rendere felici: l’adesso.
Se non ci sentiamo realizzati, soddisfatti, appagati, riconosciuti, in pace in ciò che stiamo vivendo – adesso – non c’è nessuna garanzia e possibilità di esserlo in futuro.
Parola chiave di questi tempi è accoglienza.
Accoglienza dei cambiamenti in atto.
Che non dev’essere intesa come rassegnazione o imposto adattamento o forzatura di chissà quale pratica spirituale ma come comprensione profonda che se non accogliamo quello che c’è ora e non lo riconosciamo come funzionale per noi… non ci sarà nessuna possibilità di essere consapevoli: vivere davvero.
L’evoluzione parte proprio dall’accoglienza di quello che c’è nella consapevolezza che è la nostra anima ad attirarlo.
Non c’è quindi da subire nulla in ciò che accade o sforzarci nell’accettarlo ma saperlo riconoscere e coglierne l’opportunità.
Una delle grandi lezioni della Nuova Era che questo transito ci ricorda è che i limiti non sono ostacoli ma stimoli (evolutivi).
Come ogni tanto ci ricorda Salvatore Brizzi (a cui sono grato per il calzante esempio) gli ostacoli che nelle gare si mettono di fronte al cavallo non servono ad ostacolarlo, rallentarlo o fargli male ma a spronarlo a superarli… a superarsi. Così la vita ci mette degli ostacoli (su precisa indicazione della nostra anima) affinché noi possiamo addestrare la nostra mente a disciplinarsi e invece che rimanere bloccata dalla paura… procedere ed evolvere. Senza sforzo. Ma con massimo impegno.
Quando ci troviamo davanti a dei nuovi limiti ed entriamo in crisi perché non sappiamo come affrontarli e ci sentiamo inadeguati al cambiamento… in quel mentre è facile che si inneschino degli automatismi insiti nelle nostre strategie di sopravvivenza. O finiamo col bloccarci nella confusione o reagiamo d’impulso senza chiarezza.
Tra questi blocchi, oltre allo sterile lamento, c’è anche quello di perderci in fantasie, distrazioni, deliri messianici, visioni megalomane, credenze, luminose convinzioni ma… rimaniamo comunque fermi – bloccati – nella nostra stagnante zona di comfort.
Così come reagire con l’iperattività e il buttarci nella prima esperienza sotto lo stimolo di certe idee e voglia di cambiare (spesso radicata nel rifiuto)… anche se sembriamo ‘attivi’ in realtà rimaniamo comunque fermi – bloccati – nella nostra stagnante zona di comfort.
Le idee non sono fatte per essere agite (internamente con la fantasia o esternamente con le azioni) ma per essere condivise.
Chi conosce e pratica la conoscenza di Sè trasmessa da Human Design sa bene che la mente non può decidere. Le nostre azioni partono dalla verità che non si origina mai da un pensiero, un’idea o un opinione (valutazioni, calcoli, ponderazioni, ricerche)… ma da un sentire interno (Sé). I veri stimoli da seguire provengono da lì e ce li porta la vita.
Basta saper attendere: la chiarezza in noi e la riflessa conferma dalla vita.
Se troviamo qualche ostacolo… non pre-occupiamoci e non perdiamoci. Occupiamoci di trovare il modo di superarlo (integrarlo) e di ritrovare la gioia di farlo nell’insegnamento che ci porta.
L’ostacolo non lo salti col pensiero. Lo salti allenandoti nell’auto-osservazione di te attraverso la pratica di Strategia e Autorità.
Buone stimolanti visioni e realizzazioni… in accordo con la propria verità.
Individualmente Insieme.