TRANSITI 4/15 SETTEMBRE – Navigare tra le nebbie della transizione per approdare alla chiarezza. 


Cari Avventurieri, state bene?
Come procede la navigazione nell’intensità delle vostre relazioni?
State mantenendo salda la rotta tra le confuse nebbie della transizione e i forti venti del cambiamento? Come sono le acque dei mari che state attraversando?
State galleggiando sereni alla Luce della Speranza o state annegando nelle ingarbugliate Oscurità delle pre-occupazioni?
Ci troviamo in un momento particolarmente delicato lungo la Ruota della Vita (rappresentata dal Mandala del Rave in Human Design).
In questo periodo dell’anno governato dal segno della Vergine – nel primo ‘oscuro’ tratto di Ruota che affronta le tematiche dei Legami/Relazioni – ciclicamente ci troviamo in un momento di intensa attività mentale. Un’attività mentale che spesso può annebbiare le nostre decisioni trascinandoci in un denso stato di ansiogena confusione da cui sembra difficile uscire. Confusione in particolare nelle (nostre) relazioni. Partendo sempre dalla relazione fondamentale: con noi stessi e la Vita.
Considerando che siamo qui per nostra libera scelta…
Perché esiste la confusione e abbiamo deciso di sperimentarla in questa Esperienza?
Perché ci opprime così intensamente?
Ha un senso tutto questo?
E, soprattutto, come si fa ad uscirne? Si può?
In merito a quanto già condiviso nei precedenti post, nel momento in cui concretizziamo il nostro originario ancestrale Sì a questa Esperienza di Vita e ci incarniamo, siamo chiamati ad onorare e comprendere in profondità questa nostra decisione. Passando attraverso la negazione e gli opposti. Nel continuo ‘sfidoso’ confronto con le Diversità.
Come torna a suggerirci bene Plutone nelle prossime settimane, siamo qui a scoprire la Luce attraverso l’Ombra; l’Unità attraverso la separazione; il ‘Bene’ attraverso il ‘Male’; il ‘Giusto’ attraverso ciò che al momento possiamo percepire ‘Sbagliato’.
Grande lavoro e potenziale guarigione sull’armonizzazione delle Forze opposte e complementari Maschili e Femminili. Dentro e fuori di Noi.
Siamo qui a scoprire che ogni cosa, per quanto diversa e apparentemente ‘opposta’ e ‘contraddittoria’ è in funzione di rivelare e ricomporre le infinite sfaccettature con cui si è amorevolmente scomposto l’Uno: ciò che, in Essenza, siamo. Da cui siamo originati. E a cui siamo destinati a ritornare.
Su questo piano, in questi mesi, siamo chiamati a farne esperienza concreta in particolare nelle nostre relazioni. Quelle che stiamo vivendo e quelle che abbiamo vissuto. Specie quelle intime/sessuali che riescono a mettere a nudo (e in crisi) anche le nostre parti solitamente più nascoste.
Sempre partendo dall’intimità con Noi stessi. Alla ricerca di Chiarezza di Intenti da agire.
Affiorano grandi potenziali retrospezioni del passato dove è necessario utilizzare correttamente la mente per imparare dai nostri errori, radicarci nel presente e costruire un prospero futuro. Insieme. Con i giusti alleati.
Evitando l’inclinazione a distruggere, separare e giudicare che nel tempo ha distorto il luminoso potenziale della nostra mente alla continua ricerca di capri espiatori.
Ricordiamoci che l’Altro non è un problema, né un ostacolo. Ma una preziosa risorsa per contattare, conoscere e amare la nostra Unicità. Insieme si può.
Nella pratica siamo quotidianamente invitati a consapevolizzarci del nostro Sì attraverso l’uso consapevole del nostro No.
Non focalizziamoci sull’Altro ma su noi stessi: responsabilizziamoci sulle nostre scelte.
Sì a tutto ciò che ci nutre e potenzia lo Spirito e la sua Vitale Creatività.
No a tutto quello che ci interferisce nella libera manifestazione della nostra Unicità.
Riconoscendo che il nostro vero unico ostacolo non dipende mai da fattori esterni (che attiriamo per evolvere) ma dall’identificazione con la nostra mente.
Nell’esperienza del libero arbitrio, attraverso il processo decisionale (Sì/No), ci muoviamo nel Presente accumulando esperienze dettate dalle nostre scelte. Esperienze che, vissute e condivise, tra piaceri e dolori, successi e fallimenti – grazie all’Altro e alla sua funzione ‘Specchio’ – hanno l’enorme valore di permetterci di progredire senza dover ricominciare sempre da capo.
Ma che, in questo piano duale, utilizzate dalla mente identificata, ci agganciano al passato e non ci permettono di fluire nel presente.
Ed è qui che entra in gioco la confusione che siamo chiamati a sperimentare in questi giorni.
Non c’è da temerla. Solo da comprenderne la funzione.
La confusione accade quando – di fronte ad una novità, ad un cambiamento – invece di sentire e fluire con quello che c’è, adesso (Cuore)… ci fermiamo a pensare a cosa dover fare/essere facendo riferimento a quello che è stato e sembra logico seguire o evitare (Mente).
La mente separa e confonde depistando con inutili false alternative.
Il Cuore unisce indicando l’esatta direzione da seguire.
La mente non è costruita per vibrare nell’adesso e per questo non è progettata per prendere decisioni. Nel momento in cui rinunciamo al nostro potere decisionale ed erroneamente ci affidiamo a lei per decidere… non possiamo che entrare in confusione e perdere la direzione.
Nulla di male. Stiamo ancora una volta parlando dell’Ombra che serve a rivelare la Luce.
Una valida opportunità di Guarigione per vagliare bene le esperienze vissute e riconoscere con chiarezza come procedere nell’adesso. Un necessario ciclico check da fare per sapere cosa lasciar andare e cosa tenere.
Meccanicamente la confusione è una pressione generata da una mente molto occupata a vagliare un enorme accumulo di dati (la maggior parte dei quali passati e superflui) cercando di trovarne un senso nel presente che possa dare ‘sollievo’ e concedere di proseguire l’esperienza.
La confusione emerge nel momento in cui, di fronte ad una decisione da prendere, invece di seguire il Flusso in accordo alla nostra Verità, vibrando nel Qui ed Ora, ci incastriamo a pensare cosa fare cercando soluzioni tra le esperienze che già conosciamo; sforzandoci di dedurre quello che potrebbe essere.
Non c’è da Cercare. C’è da Trovare.
Attenti ai sincronici messaggi portati dalla Vita.
Sono momenti particolarmente tosti dove la nostra mente, nella difficoltà di accettare quello che c’è e riuscire a gestire le novità, nel non sapere cosa fare, cerca soluzioni nel passato: ciò che crede di conoscere bene e ritiene sicuro. Il punto è che nel passato non vi sono sempre certezze utili per affrontare il presente in quanto tutto è in continua transizione e le regole che prima ci hanno aiutato… ora posso addirittura creare resistenze ed essere controproducenti.
Tutto cambia e, per Legge, chi si sforza di mantenere lo status quo fallisce e ne viene fagocitato.
Di fronte al mistero del Nuovo la nostra mente bramosa di assolute certezze impazzisce!
Vuole subito comprendere cosa sta accadendo per poter aggiornare i suoi schemi e garantirsi la sopravvivenza.
E noi, se le diamo retta e la seguiamo finiamo fuori strada preda di ansie, preoccupazioni, paragoni, credenze, depistanti deduzioni, eccessive aspettative, false speranze. Facile in questi momenti di confusione cercare riparo nei bei ricordi del passato o fuggire in allettanti sogni ad occhi aperti.
Per evitare l’oppressione mentale che ci spinge a trovare un senso a tutto… la scorciatoia più facile è spesso quella di cercare di evadere dalla realtà. Questa è la grande illusione della mente che preferisce costruirsi una realtà simulata (Matrix) illudendoci di vivere; quando in realtà ci separa dalla vita e da noi stessi.
Dove la realtà simulata implica un attaccamento nel piacere (brama) o nel dolore (sofferenza).
Attenzione alla brama sessuale, le fantasie erotiche e alla pressione del desiderio che scatena sentimenti impulsivi.
Tutto questo disperde energie e non crea nulla.
Così come il crogiolarsi (spesso inconsciamente) nel dolore e nel passato. Specie riguardo i sentimenti.
Per quanto la situazione possa apparire molto complessa, in verità, la soluzione per uscire dalla confusione è molto semplice. Basta essere Pazienti e aspettare.
La Confusione ha una travagliata natura ciclica che è destinata a partorire Chiarezza.
La Chiarezza emerge naturalmente (solo) dalla Confusione. Così è.
Di fronte all’inevitabile non possiamo fare nulla se non rilassarci.
Ogni tentativo di forzare il processo, accelerarlo o modificarlo non può che alimentare la confusione rendendo sempre più ostico l’emergere della chiarezza. Tanto vale evitare inutili sforzi e perdite di tempo e – poiché Tutto tende all’Armonia – aspettare che tutto si armonizzi da sé.
Tuttavia è richiesto un impegno da parte nostra.
La nostra consapevole partecipazione al Disegno Divino.
Ciò che possiamo fare per sostenere il processo – oltre ad Essere Pazienti e Rilassati – sono sostanzialmente due cose.
1. CONCENTRARCI SU UN CHIARO PROPOSITO. La nostra chiara motivazione interna ci predispone ad attirare tutto ciò di cui abbiamo bisogno aiutando la Vita a segnalare il Cammino da fare per raggiungerci.
2. LASCIAR ANDARE. Lasciamo andare gli attaccamenti, tutto quello che non ci serve più per liberare la strada alla Vita e permetterle di raggiungerci più agevolmente.
Ricordiamoci che, su questo paradossale piano duale, la confusione è in funzione della chiarezza, l’oppressione mentale in funzione della realizzazione mentale.
Niente fretta! Lasciamo fare alla Vita.
Per sfuggire alla confusione facilmente ci verrà da portarla fuori. Attenzione! 
Non condividiamo quando siamo confusi.
Aspettiamo il giusto momento.
Regaliamoci e regaliamo all’Altro solo la nostra Chiarezza.
Pensiamo al nostro intento prima di parlare.
Da che spazio condividiamo?
Cosa sentiamo di comunicare all’Altro?
Nulla è a caso e tutto ha un senso.
Il difficile spesso è trovarlo… il senso.
Inutile e dispersivo sforzarci di trovarlo.
Tutto è più semplice quando accettiamo quello che c’è e lasciamo che sia il Senso a trovare Noi.
Tranquilli che alla fine – col Tempo e un fermo proposito – ciò che veramente ci serve arriva sempre.
Buona intima esperienza di chiarezza nelle appaganti nutrienti relazioni.
Suggerita la lettura del racconto ‘La piccola anima e il sole’ di Neale Donald Walsch.
Aho Metakuye Oyassin (per TUTTE le nostre relazioni).





Un abbraccio e un respHiro