“Molto spesso ho visto quanto facilmente alcuni individui superavano un problema nel quale altri fallivano completamente.
Questo superamento, come lo chiamai in passato, risultava – come mi rivelò la mia esperienza successiva – da un innalzamento del livello di coscienza.
Quando cioè nell’orizzonte del paziente compariva un ulteriore interesse più elevato e più ampio, il problema insolubile perdeva tutta la sua urgenza grazie a questo ampliamento delle sue vedute.
Non veniva dunque risolto in modo logico, per se stesso, ma sbiadiva di fronte a un nuovo e più forte orientamento dell’esistenza.
Non veniva rimosso o reso inconscio, ma appariva semplicemente sotto un’altra luce, e diventava così realmente diverso.
Ciò che a un livello inferiore avrebbe dato adito ai conflitti più selvaggi e a paurose tempeste affettive, appariva ora, considerato dal livello più elevato della personalità, come un temporale nella valle visto dall’alto della cima di un monte.
Con ciò non si toglie alla bufera nulla della sua realtà, ma non le si sta più dentro, bensì di sopra”.
– Carl Gustav Jung; Opere XIII –