Esercizio di identificazione.
Io ho un corpo, ma non sono il mio corpo.
Ho delle emozioni, ma non sono le mie emozioni.
Ho una mente, ma non sono la mia mente.
Allora io che cosa sono? Cosa rimane quando mi sono disidentificazione dal mio corpo, dalle mie sensazioni, sentimenti, desideri, mente, e azioni?
L’essenza di me stesso: un centro di pura autocoscienza.
Il fattore permanente nel flusso mutevole della mia vita personale. È questo che mi dà il senso di essere, di permanenza, di equilibrio interiore.
Io fermo la mia identità con questo centro e ne riconosco la permanenza e l’energia.
(pausa)
Io riconosco ed affermo me stesso quale centro di pure autocoscienza e di energia creativa, dinamica. Riconosco che da questo centro di identità posso imparare ad osservare, dirigere ed armonizzare tutti i processi psicologici e il corpo fisico. Voglio raggiunge una coscienza permanente di questo fatto, in mezzo alla mia vita di tutti i giorni, ed usarla per aiutarmi a dare alla mia vita un significato e un senso di direzione crescenti.
– Roberto Assagioli, da L’atto di volontà –