Salve a tutti,
siamo entrati nel mese di marzo e a breve inizierà la primavera.
Dal 2 all 7 di questo mese il Sole entra nell’Esagramma 63: la porta dei dubbi; dopo il completamento.
Interessante è anche notare come Plutone, Mercurio e Marte siano nella Porta 60: Limitazione, Accettazione.
Dubbi che limitano o che dissolvono i limiti.
In questi giorni facilmente saremo “visitati” dai dubbi. Molti dubbi!
Dubbi specie in merito al nostro futuro. In particolare alle garanzie di sopravvivenza per il nostro futuro.
Cosa succederà? Ce la farò? Cosa devo fare adesso per garantire un futuro sicuro a me e i miei cari?
Chiaramente ciò che sta accadendo nel mondo intorno allo scenario Russa-Ucraina (non a caso sotto transiti di così forte limitazione) stimola molto queste domande. Ora come ora più che mai pressanti.
Bene chiarire subito che dubbi e domande che ci sorgono in questi tempi non sono qui per confonderci o crearci ansia e allarmismo ma per portarci chiarezza; per approfondire le nostre comprensioni; per stimolarci ad uscire dalle nostre zone di comfort. Per quanto inquietanti certi dubbi non li dobbiamo vivere come disagi ma opportunità di chiarirci e saper scegliere.
La chiarezza che emerge dalla nostra verità e non certo da possibili risposte che possiamo trovare al di fuori di noi.
I dubbi sono la pressione naturale a comprendere. Non per questo a cercare le risposte come può essere indotta a fare la mente specie sotto la pressione della paura e avvelenata dal giudizio.
La mente identificata, nel suo potenziale creativo/manipolativo, può indurci a credere qualsiasi cosa pur di garantire la sua sopravvivenza. Ovvero garantire quelle credenze generate nel passato che hanno alimentato le nostre strategie di sopravvivenza e che ormai, pur obsolete e controproducenti, si sono cristallizzate nella nostra personalità (chi crediamo di essere) e ci dominano ancora facendoci ristagnare nella sofferenza delle nostre convinzioni mentali.
Ricordiamoci che quello che è logico è logico ma non è necessariamente vero.
Il passato è il passato e ciò che conta è sempre solo l’adesso.
Sono tempi in cui abbiamo necessità di uscire dall’ordinarie convinzioni e credenze passate e aprire le nostre prospettive a ragionevoli dubbi in grado di sapere decidere con maggiore chiarezza nell’adesso.
Partendo anche, soprattutto, dal mettere in dubbio ciò che abbiamo ritenuto sinora vero e inconfutabile.
Dubitando in merito a situazioni concrete e non certo supposte, immaginate, dedotte. Specie da fonti esterne.
Dubbi di fronte a fatti concreti e verificabili. Se non siamo possibilitati a fare esperienza diretta quanto meno informiamoci bene e prendiamoci del tempo per raccogliere dati da più fonti diverse e poi darci il tempo di ascoltare cosa emerge dentro di noi.
Senza sforzarci di cercare immediate risposte. Rimanendo in ascolto e osservazione dei dubbi posti e di ciò che attiriamo nella vita: se ci risuona vero o no. Non se ci risuona logico. Ma ci risuona vero. Risuona al nostro buon senso.
E a tal proposito, di questi tempi dove tutto cambia, ricordo una frase di Alessandro Manzoni di fine ‘800.
“Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”.
Così come, sempre Manzoni: “Non sempre ciò che viene dopo è progresso”.
Non è detto che siccome tutti la pensano in un certo modo… allora per forza quel modo dev’essere vero anche per me.
Ne è sempre vero che tutto ciò che si fa per garantire un futuro certo e sicuro possa essere considerato progresso e portare a garantirci quello sperato futuro.
Meglio farci qualche domanda. Con fiducia – e attenzione – le risposte arriveranno.
Restiamo ben radicati a quello che sentiamo ora senza lasciarci travolgere da pre-occupazioni, ansie e deduzioni.
E, nel frattempo, impegniamoci nel concreto a vivere l’adesso in base alla nostra integrità: unica soluzione valida per garantirci un qualsiasi futuro. Di sicuro per la nostra anima.
La domanda conduce alla risposta. Buone valide domande. E autentiche risposte.
Individualmente insieme.