Fai sbocciare il tuo Spirito Creativo

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Salve a tutti,
dal 6 all’11 novembre il Sole splende (per Noi!) nella sua radiosa Bellezza nell’Esagramma 1: la Porta dell’Auto-espressione; il Creativo.
Questo esagramma ha due importanti peculiarità:
1. è il più YANG di tutti gli esagrammi (tutte le 6 linee sono continue) e, per tanto, nell’antico sistema cinese dell’I Ching rappresenta la forza generatrice che dà origine al tutto; lo Spirito creativo da cui tutto si manifesta.
L’insegnamento di questo Esagramma nell’I Ching del Rave recita: «La creatività come forza primordiale. Il potenziale energetico per manifestare ispirazione senza limitazioni.»
2. è l’esagramma che nel Mandala del Rave dà l’inizio al 4° Quarto: il Quarto della Mutazione, dello Spirito. Ciò significa che ciclicamente da inizi novembre a inizi febbraio, dopo gli scorsi mesi in cui il tema dominante erano i legami, le relazioni, da oggi il tema dominante riguarda la Mutazione: il proposito di manifestare il proprio autentico potenziale individuale trasformando la nostra consapevolezza.
Un processo mutativo che, non a caso, ci viene sollecitato nella frequenza dell’ultima parte dell’autunno contemplando l’intero inverno. Un processo profondamente introspettivo che implica morte e rinascita dove più che mai trionfa il tema dell’accettazione, dell’accoglienzaaccettazione/accoglienza innanzitutto di sé stessi, della propria unicità.
Un accoglienza di sé e della propria Bellezza incarnata: una Bellezza che è qui per essere riconosciuta e vissuta consapevol-mente; a cui ognuno di noi è tenuto a contribuire col proprio esempio, la consapevolezza della propria unicità manifesta.
Questa è la Direzione che ci viene indicata: questa la Direzione Unica da seguire ispirata da una grande Musa nostra alleata che è la Malinconia.
Una Malinconia che non può essere fraintesa come una misera tristezza da fuggire ma va riconosciuta e accolta come l’aspetto più introspettivo, creativo e potenziante che possiamo vivere su questo piano. La Malinconia è creatività in quanto ci aiuta a ritirarci in solitudine e silenzio per metterci in contatto con il nostro Mistero, con la parte più autentica di noi innescando un processo di morte e rinascita (morte delle parti condizionate e rinascita del nostro Sé) che ci trasforma avvicinandoci sempre di più al nostro Spirito e alla manifestazione della Sua/nostra creativa unicità.
Perché questo Esagramma ci insegna che essere creativi è una pura questione di Spirito. La creatività non si quantifica in materia e non è di certo dettata dall’Ego, da chi crediamo di essere; si esprime in qualità… Qualità di Spirito che di per sé è Abbondanza e Unicità. La Creatività non dipende dai soldi e dalle risorse che uno possiede; la Creatività di per sé non è qualcosa che si può possedere in quanto la Creatività non è “umana” non è di qualcuno ma semmai passa e si manifesta attraverso quel qualcuno nel momento in cui quell’essere si fa canale affinchè la Creatività possa raggiungere questo piano e manifestarsi nella forma. Questo può accadere ad ognuno di noi nel momento in cui siamo fedeli al nostro fare in modo disinteressato (senza diretti scopi materiali) e facciamo, operiamo, creiamo in accordo a quello siamo e non a quello che crediamo di essere o dovremmo essere.
La Creatività non è “nostra” ma passa attraverso di noi che altro non siamo – QUANDO ce lo concediamo – che mezzi espressivi di Bellezza.
Una Bellezza che viene filtrata dalla nostra unicità al fine di essere consapevolizzata e manifestata attraverso il nostro esempio: un Esempio di Bellezza Consapevole. Questa è la nostra Direzione: Essere Ispirante Bellezza Consapevole.
Siamo invitati, chiamati ad Essere Ispirante Bellezza Consapevole… in interazione creativa.

Una Direzione, una Missione che, utilizzando le parole di Ra Uru Hu, è «semplice ma non facile».
È “semplice” in quanto indubbiamente non può che essere semplice essere quello che siamo: è lo stato dell’essere più naturale per noi.
Eppure in questo contesto di pressanti condizionamenti esterni in cui siamo, specie in questo periodo storico, “essere quello che siamo” sembra essere la sfida più difficile, a tratti impossibile. Nonostante esternamente tutto sembra indurci alla possibilità di essere sempre più diversi ed esprimerci in modi sempre più diversi e personalizzati: dalla cover del cellulare, alle tante emoticon con cui possiamo esprimerci, ai vestiti, alle tendenze, all’alimentazione, alle espressioni usate finanche ai generi sessuali… nonostante sembra che tutti possiamo davvero manifestare la nostra creatività… in realtà pochi sono in grado di farlo e ciò che manifestano nonostante le apparenze e le credenze altro non è che omogeneizzazione: un’unicità falsa, omologata.
Perché al di là delle apparenze e credenze pochi sanno concedersi di liberarsi dai materialismi in cui ci incatenano le paure e riconoscere, contattare, manifestare il proprio Spirito.
Quanto di ciò che sono e manifesto lo sono e manifesto perché lo sento/lo sono davvero?
Quanto di ciò che sono e manifesto lo esprimo in maniera autentica perché lo sento? perché non ho davvero scelta se non essere e manifestare quello che sono/sento?
Quanto di ciò che sono e manifesto lo sono e manifesto per paura di non farcela, paura di essere abbandonato/rifiutato, paura di rimanere solo, paura di essere giudicato, paura di deludere le aspettative della mia mente e degli altri… ?
Quanto di ciò che sono e manifesto lo esprimo per il raggiungimento di uno scopo materiale?
C’è spirito in quello che dico, in quello che faccio, nelle mie relazioni? O no?

A volte capita che c’è molta creatività che passa attraverso di noi e magari abbiamo difficoltà ad esprimerla a portala fuori.
Per questo possiamo demoralizzarci e sentirci sbagliati e cadere nella rassegnazione sentendoci frustrati, arrabbiati, amareggiati, delusi, sbagliati, depressi.
Sperimentiamo tali “basse” (per quanto utili) frequenze soprattutto quando pretendiamo di riuscire a manifestarci subito e in modo creativo e di successo come fanno gli altri e magari meglio degli altri… accecati e avvelenati da ciò che più annienta la Creatività: la paura e il paragone.
Invece la Creatività è un piccolo seme che nasce nel profondo della nostra terra, si radica e germoglia alla luce interiore della Pazienza e della Fiducia crescendo e fiorendo senza tanto guardarsi intorno in accordo alla propria unicità e ai suoi proprio tempi; attingendo da Sé, Tutta la propria innata Bellezza e condividendola in interazione con l’altro col suo proprio naturale semplice Essere in quel momento. Uno splendido fiore che emerge dalla fredda Terra e si dirige naturalmente verso il Cielo attratto dal luminoso calore del Sole.
Così siamo noi. Senza paura, senza paragoni, senza giudizi e senza colpe: innocenti e autentici, coraggiosamente responsabili di quello che siamo, nel momento in cui lo siamo. Mossi dallo Spirito Creativo che ci pervade stimolando la nostra Consapevolezza e ci rende “umani”, figli di Dio, Dio stesso, l’Uno che si crea e si manifesta per auto-realizzarsi nella consapevolezza di Sé in ogni sua parte.

Questi sono i temi che porta questo transito e che questa settimana sono potenziati dalla definizione del canale 43/23 che ci aiuta a strutturare un nuovo modo di essere e percepire, vivere la realtà radicandoci nella primordiale forza generatrice del nostro Spirito Creativo che è aperto a Tutto… a Tutto quello che potenzia la nostra Unicità, il nostro Sì alla Vita, a quello che c’è. Nella consapevolezza che tutto cambia, tutto muta… anche noi.
Come la natura in autunno e in inverno ci suggerisce… dobbiamo saperci ritirare e trasformare. Saperci concedere di entrare in noi stessi e sentire cosa ci potenzia e cosa non ci potenzia e strutturare/creare la nostra vita ispirati da questa nostra emergente verità.
Quella verità che come un fiore d’inverno trova la resistenza di un suolo scuro e duro, indurito dalle cristalizzazioni del nostro Non sé, ma che sa aprirsi un varco arreso e guidato dall’irresistibile luminoso Invito del nostro Sé, del nostro Spirito. Questa è la Direzione della nostra anima.
Una Direzione naturale che richiede la nostra consapevolezza: per questo siamo qui a lottare insieme nei limiti della materia.

Individualmente – Creativamente – Insieme.
Con Spirito.

Curiamo con amore il seme della nostra unicità dentro di noi.
Curiamolo in attesa che possa sbocciare in tutto il suo raggiante potenziale attraverso l’Esempio.
Per noi stessi, per me, per te, per Tutti. 
Quanta Bellezza – costantemente – ci circonda, ci pervade ci nutre.
Quante volte non riusciamo a scorgerla distratti da altro o impossibilitati a farlo dalle nostre convinzioni mentali.
È tempo di strutturare una nuova realtà, aprendoci ad un nuovo modo di vederla, osservarla.
Non dobbiamo sforzarci di cambiare l’altro, gli altri, tutti, noi stessi ma “semplicemente” cambiare il nostro sguardo, la prospettiva da cui osserviamo.

Mi piace molto la frase con cui Salvatore Brizzi conclude le sue mail e sento di riportarla qui a conclusione:
«Il mondo è bello, siamo noi ad essere ciechi».
È vero! È profondamente vero.
Mi piace e mi potenzia condividere ciò che mi risuona: anche se non l’ho detto io lo posso sempre fare mio e così potenziarmi e veicolare un potenziamento.
«Il mondo è bello, siamo noi ad essere ciechi».
Ricordiamocelo quando non riusciamo a scorgere la Bellezza che ci circonda e che incarniamo. Se non stiamo facendo esperienza di Bellezza non è perché non esiste o non c’è in quel momento ma perché, in quel momento, non siamo in grado di vederla, di scorgerla, di contemplarla. Non dobbiamo prendercela con la vita, con l’altro o con noi stessi ma solo renderci conto che in quel momento qualcosa ci offusca la “vista”, la “visione” e lavorare su ciò che in quel momento non ci permette di vedere, per tornare a vedere e celebrare la Bellezza: esserne parte attiva.

Buona auto-contemplazione, buona auto-espressione creativa.

Individualmente – Creativamente – Insieme.

Per chi sente di approfondire il tema della malinconia – così pregante ed importante – qui sotto un video sul Canale di Human Design Counselor:
https://youtu.be/1WHW2rGiZuI?si=Wn4_BkDNsK16-ntQ

 

La creatività come forza primordiale. Il potenziale energetico per manifestare ispirazione senza limitazioni.
- Porta 1, I Ching del Rave -
Il mondo è bello, siamo noi ad essere ciechi
- Salvatore Brizzi -
Just Now 6.11.23
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