1° Quarto Mandala del Rave: approfondimento n° 1
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IL CORAGGIO DI ESSERE INNOCENTI 


Ciò che vitalizza il Quarto dell’Iniziazione/Mente e ci guida nella forma permettendoci di attraversare indenni (o quasi) la densa intensità del campo emozionale intriso di dubbi, crisi e paure è l’iniziatico coraggio di (saper) fare salti nel vuoto.
Il coraggio di non ascoltare le presunte ideali sicurezze della mente timorosa e lasciarci guidare dalla saggia follia del sentire.
Ovvero il coraggio di lasciarci guidare dall’innocenza del Sé.
L’iniziazione a cui ci invita il 1° Quarto in ogni sfumatura dei suoi 16 Esagrammi è il coraggio di concederci, da adulti consapevoli e responsabili, di ritornare ad essere puri come bambini.
[NB. Il 1° Quarto si apre e si chiude con gli Esagrammi 13 e 24: la (collettiva) Compagnia degli uomini (13) che ritornano (individualmente) bambini (24)]
Con quell’anima bambina ancora connessa all’Uno; alla luce di qualche decennio di temprante limitata esperienza duale umana.
Dove l’innocenza è intesa come assenza di volontà: il sommo coraggio di accogliere la perfezione di quello che c’è riconoscendo che esiste un Disegno Divino che permea il tutto e di cui facciamo parte integrante.
Come insegna Gesù:
“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso.”
In questi mesi, in risonanza con la nostra unicità, concediamoci di beneficiare del condizionamento planetario che ci porta alla sana naturale semplicità con cui i bambini interagiscono, giocano e scoprono il mondo.
Liberi da controllo, giudizio, false paure e rabbia.
La verità è semplice.
Aiutiamo la nostra mente a vedere che è così.
Iniziamo la nostra mente ad una visione semplice della vita.
A vedere il mondo per come realmente è.
Attraverso gli occhi innocenti dei bambini; che non “conoscono” ma “sanno” (sentire).
Partendo sempre dall’accettazione di quello che c’è; cominciando a fluire anziché resistere, aprendoci allo sconosciuto e alle nuove possibilità, anziché chiuderci nelle vecchie convinzioni.
Senza giudizio ma con sano spirito critico.
E voglia di giocare e scoprire.
EduchiAmiamoci! 
Buona iniziazione della mente nell’ascolto del ricordo del Sé (13).
Aho Metakuye Oyassin (per tutte le nostre relazioni) 