Salve a tutti,
dal tardo pomeriggio del 25 giugno al 1 luglio il Sole si sofferma nell’Esagramma 52: la Porta dell’Inazione; Rimanere Fermo (come la Montagna). Questo esagramma è la pressione a comprendere, a rimanere fermi per focalizzarci sui giusti dettagli. Per la sua caratteristica “passiva” come energia di concentrazione, possiamo chiamarla, non senza ironia, anche la Porta della Quiete. In modo ironico si intende in quanto è una porta del Centro di pressione della Radice che parrebbe tutto fuorché “quieta” ma proprio per la sua energia passiva/riflessiva possiamo definirla “di quiete”.
Per tanto se, come è opportuno fare, ogni tanto ci guardiamo indietro prima di procedere, osservando il Mandala del Rave (Ruota della Vita secondo Human Design) possiamo osservare che il Sole, ciclicamente ogni anno, passa dall’esagramma 12 la Porta della Quiete – attraverso la 15 (Porta degli estremi) – alla Porta 52, un’altra sorta di “quiete”. Potremmo quindi dire che passiamo da una quiete all’altra attraverso la sperimentazione degli estremi.
Quiete – Estremi – Quiete. Potremmo dire che siamo condizionati a sperimentare gli estremi per passare da uno stato di equilibrio ad un altro.
Il che significa che, per il Programma Evolutivo, gli estremi non solo sono contemplati ma necessari per evolvere passando da uno stato di equilibrio/armonia ad un altro. Ben considerando che la “seconda quiete” non è come la prima.
Se la prima quiete aveva una funzione di attesa per la chiarezza nell’interazione sociale, la seconda quiete è “una forma di inattività temporanea e autoimposta a vantaggio della valutazione”. In pratica significa: “fermati un attimo prima di procedere e valuta bene il da farsi” ovvero valuta/senti a cosa sei veramente energeticamente disponibile. Come, con chi, su cosa ti va di impiegare la tua energia?
Non c’è da avere paura di spingerti fuori dalle zone di comfort e sperimentare equilibri diversi dai soliti. Tuttavia questo non può essere fatto in modo superficiale e merita un’appropriata concentrazione su tutti gli aspetti pertinenti al cambiamento. In particolare su uno, il principale: il PIACERE.
Il Piacere, la ricerca di piacere, che altro non è che la nostra “carota evolutiva”, ciò che ci spinge ad evolvere.
Quello che di fatto “umanamente” facciamo ogni giorno è cercare di evitare il dolore e acquisire piacere.
Nelle relazioni, al lavoro, in casa, in tutti gli aspetti della nostra vita. Un piacere inteso come un miglioramento del nostro stile di vita in base al nostro livello di coscienza che determina il senso di cosa sia piacere o no, nella materia come nello spirito.
Da poco usciti dalla lezione sugli estremi è opportuno realizzare che ci sono due fondamentali movimenti nella vita:
VIA DA … (dolore)
VERSO IL … (piacere)
Sono entrambi funzionali all’evoluzione. Ma è chiaro che SE possiamo scegliere (non è sempre possibile) è decisamente preferibile il movimento VERSO IL …
Proprio a questo ci serve la quiete dell’inazione proposta dal transito: a focalizzare dove dirigere le nostre attenzioni e di conseguenza le nostre energie.
A riconoscere ed avvicinarci a quello che ci piace così come a riconoscere ed allontanarci da quello che non ci piace e ci crea dolore. Un movimento focalizzato su sapere COSA E COME correggere, migliorare, perfezionare in merito alla nostra vita.
Un movimento che non è teorico ma pratico in quanto punta ad un fare concreto (Centro Sacrale).
Avendo avuto opportunità di sperimentare i nostri estremi (se ce li siamo concessi) siamo qui chiamati a stare concentrati su quale estremo dirigere le nostre energie, in funzione di un più performante equilibrio per noi. Un equilibrio che per natura non può che essere transitorio ma per ora è quello che ci serve per mantenere il nostro stato di armonia in funzione della prossima evoluzione. Sapendo sempre che l’unica dimensione che conta è l’Adesso.
In funzione di questa individuale concentrazione su come procedere è opportuno ricordarci che la concentrazione trae beneficio dall’immobilità e dal ritiro. Necessario stare ritirati e prenderci il nostro spazio per attendere con pazienza di avere la chiarezza prima di procedere.
Non facciamoci sbilanciare dall’impeto di voler cambiare “tutto subito” alla prima intuizione, idea, ansia che ci passa per la mente.
Spesso i movimenti rapidi e reattivi sono più dettati da un’improvvisata via di fuga che da un’effettiva accurata pianificazione di un viaggio. Ascoltiamoci attentamente se chi ci sprona a muoverci è la paura che le cose non cambino o che dovrebbero essere diverse da come sono oppure il sentito piacere di attuare un cambiamento; di seguire la propria “strada”.
CHI STA DECIDENDO IN TE? Sé o Non sé? Stai seguendo quello che senti giusto per te o l’idea di cosa dovrebbe essere giusto per te?
COME STAI ATTUANDO IL CAMBIAMENTO? Nel vittimismo, nella lamentela, nel giudizio o con dignitosa assertiva responsabilità?
Anche se talvolta non è facile attuare il cambiamento opportuno e avere la giusta chiarezza specie quando siamo nel dolore, dobbiamo sempre ricordarci che:
1. il dolore fa parte integrante della vita e non possiamo eliminarlo. Anzi il dolore è funzionale allo sviluppo della consapevolezza nel momento in cui è accolto per quello che è, ovvero un messaggero della nostra anima che ci guida nella nostra evoluzione.
2. il dolore per natura è transitorio. Una volta consegnato il messaggio se ne va. Con i dovuti tempi animici per acquisire le informazioni atte ad attuare il cambiamento interno (e di conseguenza esterno). Il cambiamento facilmente non è mai immediato ma graduale e richiede Pazienza, Fiducia e Perseveranza.
Se però invece di attraversare il dolore ci attacchiamo (al passato con le sue credenze/convinzioni/schemi)… il dolore invece di consegnarci la soluzione e andarsene, rimane e stagna distorcendosi in sofferenza.
3. non ci sono antidoti al dolore ma c’è qualcosa che lo rende sopportabile e anzi quasi ne trae forza: il proposito.
Quando hai un chiaro proposito di vita… gli sforzi e i dolori cessano e diventano impegno, forza ed il giusto prezzo da pagare per co-creare il tuo proposito, la tua missione animica. Questo perché ti sei tolto dal ruolo di chi subisce e ti sei messo nel ruolo di chi agisce.
Ricorda sempre che o sei tu che decidi nella tua vita o è la vita che decide per te.
Parlando di cambiamenti segnalo un importante CAMBIO NEI NODI LUNARI che indicano il nostro movimento nella vita. Dal 23 giugno al 26 agosto il Nodo Lunare Sud è nella Porta 50 e il Nodo Lunare Nord è nella Porta 3.
Questo significa che siamo chiamati a muoverci in uno scenario con un forte sfondo tradizionale in cui i valori tradizionali sono messi in gioco, in discussione, finanche a crollare e lasciare un campo di destabilizzante confusione. Una confusione tuttavia necessaria per ritrovare l’adeguata chiarezza per stabilire un nuovo ordine.
Sono mesi in cui ci ritroveremo a confrontarci e rivedere certi principi e valori della tradizione per ri-evoluzionarci e allinearci al nuovo che avanza.
Sta a noi, ad ognuno di noi, saperci riaggiornare e procedere attraversando le proprie resistenze, ben ancorati a chiari propositi. Stimolati da continue scelte tra il VIA DA … ed il VERSO IL …
In questi giorni in cui siamo chiamati a concentrarci sulla comprensione di cosa ci piace o no, di quali sono gli schemi da correggere e migliorare nella nostra vita, rifletti:
– COSA TI VA DI LASCIAR ANDARE? COSA/CHI NON SENTI PIÙ FUNZIONALE PER TE?
– COSA TI VA DI INSERIRE NELLA TUA VITA? COSA/CHI SENTI TI PUÒ POTENZIARE?
– STAI PERSEVERANDO – CON PAZIENZA E FIDUCIA – A REALIZZARE CIÒ CHE SENTI/HAI A CUORE? CON LE PERSONE GIUSTE? NEL GIUSTO SPAZIO?
– TI STAI ABBANDONANDO AL VITTIMISMO, ALLA LAMENTELA, ALLA RICERCA DI CAPRI ESPIATORI E STAI GIÀ DECRETANDO COSÌ IL TUO FALLIMENTO?
– STAI FUGGENDO DA QUALCOSA? COSA? (non Chi… COSA?)
– STAI PROCEDENDO A REALIZZARE LA TUA LEGGENDA PERSONALE? HAI GIÀ CHIARO (visualizzi) I PASSI E LE TAPPE DEL TUO CAMMINO?
Buona focalizzazione sui principi e valori utili al cambio che senti importante per te in questo momento.
Con questi cambi nodali con la Porta 3, assieme a Plutone con la Porta 60, per mesi abbiamo attivo ancora il canale della Mutazione (3/60). Tempi di grandi mutazioni. Tutto può cambiare. O no.
Azione ed inazione; stasi e movimento; impulso a fare o blocco; contrazione ed espansione; potenziamento e depotenziamento; pressione vitale e depressione. Su tutto… aleggia la malinconia con la sua funzione introspettiva e creativa che ben ci supporta nello stare ritirati e concentrati su quello che serve, l’unica cosa che serve: NOI STESSI.
Parola chiave per questi mesi: ACCETTAZIONE, o meglio, ACCOGLIENZA. ACCOGLIERE QUELLO CHE C’È.
Dove l’attenzione va concentrata non tanto su quello che c’è ma su COME rispondi a quello che c’è.
Ogni tuo possibile progresso dipende da questo: COME rispondi a quello che c’è.
Questo determina DOVE SEI – e da qui – DOVE STAI ANDANDO.
Quando sei con te stesso… non hai nulla da temere. Ciò non significa che tutto fluisce senza problemi come vuole la mente identificata. Significa che tutto quello che c’è – anche se non riesci a comprenderlo con la ragione – cospira affinché tu ti realizzi. Rimani con te stesso. E nel dolore, ricorda che il dolore è funzionale ad aiutarti a rimanere con te stesso. Non fuggirlo. Non eliminarlo. Non giudicarlo. Riconoscilo. Accoglilo. Respiraci dentro. “Sorridi alle avversità ed esse si arrenderanno”. Ciò che ora ti fa male e vuoi fuggire… un giorno potresti ritrovarti a ringraziarlo. Non avere fretta di uscire dall’esperienza in cui sei (che tu stesso hai attirato). Respiraci dentro. Il focus non è mai la meta ma il viaggio. Viaggia leggero, senza aspettative. Passo dopo passo. Concentrato su dove sei e sul passo successivo. Il Viaggio si crea da sé. Tu concentrati sull’esserci.
Puoi essere vittima o protagonista della tua vita. Dipende da te. Da cosa decidi di Essere.
Buon proseguimento dalla confusione alla chiarezza, ben centrato sul tuo Sé, in Strategia e Autorità.
Individualmente Insieme.
Una forma di inattività temporanea e autoimposta a vantaggio della valutazione.
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