Salve a tutti,
dalla sera del 19 alla mattina del 25 ottobre il Sole – il “mio” Sole che mi ha dato la Luce (sono nato il 24 ottobre) – vigila nell’Esagramma 50: la Porta dei Valori; il Calderone; il Custode (delle Leggi Tribali).
Nell’I Ching questo Esagramma è rappresentato dal Calderone: un crogiolo dove si mescolano sapientemente e si fondono (ma non confondono!) tutti i valori che costituiscono la società. Una pentola – da destinarsi al (Sacro) Fuoco – dove vengono posti tutti gli elementi per saperli unire e amalgamare al fine di fonderne i sapori e le proprietà per creare un pasto sano, caldo e nutriente per tutta la famiglia.
In questo periodo dell’anno il Programma Evolutivo ci invita a riconoscere i nostri valori (sociali). Ciò su cui si fonda la nostra società, la nostra famiglia. Alla luce di questo esagramma che è la fonte di tutte le correnti dell’intelligenza umana, siamo chiamati a valutare ciò che consideriamo “bene” e “male” per noi stessi e la nostra tribù.
Dopo l’intelligenza attivata precedentemente con l’Esagramma 32 (vedi transito precedente) che ci portava a discernere successi e fallimenti per garantire la “durata”, la sopravvivenza… qui siamo chiamati definitivamente a riconoscere cosa dei nostri valori tradizionali va custodito, preservato/difeso e tramandato e cosa va mutato per garantire l’adattamento al cambiamento (la sopravvivenza della specie).
Ed in questo ristabilire le leggi e farci garanti dei principi fondanti di queste Leggi (ispirate alle Leggi Universali e da qui a quelle “umane” e non viceversa)… incontriamo un valore essenziale di questo processo vitale:la responsabilità.
Stabiliti i valori siamo chiamati ad assumercene la piena responsabilità: nei nostri confronti, nei confronti dell’altro.
E, a tal proposito, come abbiamo già visto per le altre forme di intelligenza del corpo, anche questa forma di intelligenza è associata ad una paura: la paura della responsabilità.
Qui dobbiamo stare particolarmente attenti. Ricordiamoci che siamo sempre sotto l’influenza del 3° Quarto dei Legami ed il tema dominante di questi mesi (e di tutti gli esagrammi di questo Quarto) riguarda le relazioni: il rapporto con l’altro (chiunque e qualsiasi cosa sia).
Qui il rischio è di assumerci responsabilità che non sono nostre e cadere dritti di faccia nella trappola del “buonismo” che la nostra società ben ha mascherato nei millenni sotto forma di “buona educazione” spingendo molto (nella società a matrice cristiana cattolica) sul senso dello “spirito di sacrificio”.
Questo ha generato – e ne stiamo pagando le conseguenze e ancora ne pagheremo – un disfacimento dell’individualità, dell’amor proprio… finendo per sottometterci a varie forme di compromessi su cui sono fondate praticamente tutte le nostre relazioni. Relazioni che dovrebbero essere “sacre” e sostenere la vita col nutriente collante dell’Amore… e che troppo spesso finiscono per essere “belle e solide” in apparenza ma in realtà fondate su fragili dipendenze e subdole corruzioni (in corpo, mente e spirito).
Ricordo che la parola chiave della tribù di cui la Porta 50 ne è la fonte garante è il supporto (dare e riceverlo).
In questo tempo di verità interiore (Plutone nella Porta 61) dobbiamo consapevolizzarci che per dare dobbiamo prima avere e per avere dobbiamo umilmente (saper) chiedere.
Questo per me significa, in particolare nelle nostre relazioni, che innanzitutto dobbiamo occuparci di noi stessi… di amare noi stessi.
Per poi poter condividere l’amore e potenziarci reciprocamente con l’altro, insieme; senza esserne dipendenti e indebolirci divenendo inconsapevolmente e rovinosamente complici.
E, per questo, dobbiamo umilmente saper chiedere. E per chiedere, dobbiamo prima trovare in noi la CHIAREZZA di sapere COSA chiedere e poi di sapere COME chiedere.
Stare su di noi, responsabili di noi stessi: di COSA facciamo e di COME lo facciamo.
Questo – per Legge, affinché possa funzionare (per il bene comune) – dev’essere eseguito con Spirito. Con Amore. In Abile – autentica – Risposta alla Vita: respons-abilità. Il Valore che sostiene la Vita.
Questo è il vero sacrificio inteso come sacrum-facere. Dove non c’è sforzo dell’ego ma massimo impegno/volontà di spirito. Una volontà creatrice e preservatrice.
Il problema non è mai l’altro. L’altro solo ce lo riflette (il “problema”). Un problema, un aspetto, che è in noi e che noi siamo potenzialmente in grado di risolvere quando lo vediamo/riconosciamo (altrimenti non ci sarebbe dato vederlo/riconoscerlo).
Il segreto che garantisce la Continuità sta nell’assumerci la piena responsabilità della nostra vita senza delegarla a nessuno. Neanche alle persone più intime.
Bene ricordarselo e agirlo.
Così possiamo vivere realizzati e appagati l
a nostra vita e garantirla alle future generazioni. Siamo UNO.
In questi tempi… l’attenzione principale va ai valori della Famiglia. E alla coppia che la costituisce. Cosa rimane degli antichi valori familiari? Cosa rimane delle tradizioni, delle saggezze, dei sacrifici dei nostri avi? Di chi ci ha preceduto e ci ha garantito la vita? Stiamo preservando e onorando questi valori? I valori della famiglia? Il ruolo dei genitori, dei figli, dei coniugi? Ci stiamo rispettando? Stiamo rispettando i nostri valori? Stiamo mutando correttamente questi valori per preservare la vita? Come stiamo educando i figli? Che valori stiamo trasmettendo? Siamo dei validi esempi per le future generazioni? Come stiamo rispondendo alla vita? Ci stiamo assumendo la responsabilità della nostra vita? Stiamo agendo per il bene comune? Stiamo preservando il nostro “bene”… i nostri valori e principi? Ci stiamo amando nella nostra unicità? La stiamo onorando e manifestando la nostra unicità?
Ad ognUno le sue risposte.
Buone consapevoli realizzazioni e respons-abilizzazioni.
Individualmente Insieme.
Per dare dobbiamo prima avere
e
per avere dobbiamo umilmente (saper) chiedere.
Il valore della continuità storica i cui valori tradizionali servono ed arricchiscono il presente ed il futuro.
I Ching del Rave, Esagramma 50 - "The Voice" by Ra Uru Hu
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