Salve a tutti,
dal 5 all’11 novembre il Sole entra nell’Esagramma 1: la Porta dell’Auto-espressione; il Creativo.
Come già annunciato nei precedenti transiti, con questo Esagramma (il più Yang di tutti: 6 linee Yang) lasciamo il Quarto dei Legami/Relazioni ed entriamo nel Quarto della Mutazione/dello Spirito che ci accompagnerà fino ai primi di febbraio.
Per Human Design il nostro anno solare è diviso in 4 Quarti: 4 periodi dell’anno (vedi immagine infondo all’articolo) che sono governati da un particolare condizionamento tematico.
Dopo aver iniziato la nostra mente/anima (1° Quarto) a convivere e fare esperienza nella forma (2° Quarto) comprendendo chi siamo grazie al confronto con l’altro (3° Quarto) ora entriamo nella trasformazione finale del ciclo (4° Quarto). In questi prossimi mesi siamo chiamati ad esplorare noi stessi vagliando ciò che abbiamo maturato sin qui per dare compimento alla nostra vita; prepararci a chiudere un ciclo e nello stesso tempo a mettere basi solide per nuovi inizi.
Un ciclo di morte e rinascita dove possiamo imparare a vivere nel coltivare l’arte di saper morire.
Poiché, come insegna questo Quarto, è proprio nell’accettazione della morte che troviamo il senso profondo della vita.
È nella piena consapevolezza di una vita veramente vissuta che possiamo scoprire chi siamo veramente (anime immortali) e di conseguenza affrontare con serenità la morte per quello che è: una trasformazione; una transizione da uno stato ad un altro.
Qualcosa che non accade solo una volta nella “vita”. Bensì qualcosa che accade ogni giorno, ogni momento.
Ogni nostra singola esperienza, come ogni nostro singolo respiro, inizia e finisce; finisce e ri-inizia. E niente è mai lo stesso.
Come dice il detto: “non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume”. Tutto è in cambiamento, tutto è in transizione.
In questi mesi di raccolta introspezione, tra i colori dell’autunno e il candore dell’inverno, siamo chiamati a consapevolizzarci – grazie alla presenza di Sorella Morte – della transitorietà della vita e, potenzialmente, a coglierne ed infonderne un senso profondo: un chiaro sentito proposito di vita. Chi sono? Qual è la mia missione? Come posso realizzarmi? Come posso appagare i miei bisogni/desideri? Dove? Con Chi? In che modo?
Così, nell’accogliere la morte (la disidentificazione con il corpo, con i pensieri, con le emozioni)… ci lasciamo andare alla Vita.
Molto interessante osservare come l’estrema polarità Yang e Yin (Vita e Morte) – rispettivamente negli esagrammi 1 e 2 – sia presente in questi giorni non solo nell’asse Sole e Terra ma anche nei Nodi Lunari e in Mercurio e Venere (Porta 1) e in Urano (Porta 2).
In questo momento è come se queste tematiche così potenti ed archetipiche siano marcate e riproposte in più modalità ad indicare l’urgenza di una grande trasformazione individuale (e di conseguenza sociale). Un grande potenziante bisogno di ricontattare, riconoscere ed esprimere la propria autenticità creativa.
Quella creatività (divina, non umana) a cui possiamo accedere solo nel momento in cui ci concediamo di Essere ricettivi: ricettivi alla Vita, a noi stessi; nella totale accoglienza di quello che c’è e siamo ben guidati da un chiaro proposito.
Una totalità che è integrità e non presuppone compromessi. Un totale confronto con la nostra selettiva_individuale_differenziata_unica_verità.
Dove la trappola mortale di questa ricerca individuale… è, e rimane,
l’Ego: la forza separatrice del Non sé (mente identificata).
E dove, ricordo, il più micidiale dell’Ego è quello “spirituale”. Quello così ben nascosto e camuffato da “risveglio” che ci mantiene incatenati ad un profondo addormentamento.
Tempo di lasciar morire.
Lasciar morire, lasciar andare (non eliminare bensì trasformare) certe idee, convinzioni, credenze, attaccamenti, colpe, doveri, giudizi, paure; oggetti, vestiti, relazioni, ricordi, lavori, luoghi.
Su tutto… lasciar morire, lasciar andare l’Ego: tutto ciò che ci separa da noi stessi e, di conseguenza, dall’altro… dal Tutto.
Essere autentici, individuali non significa essere “egoisti” nel senso di pensare esclusivamente ai propri interessi bensì è tutt’altro, l’esatto opposto.
Essere autentici, individuali, creativi significa saper dare il nostro contributo al Tutto.
Dove il contributo più grande in assoluto è la nostra consapevolezza: il consapevole amore a noi stessi.
Buon processo trasformativo di morte e rinascita.
Che andremo ad approfondire nei prossimi mesi transito per transito.
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