Nettuno svela crisi e ci rivela verità

Salve a tutti,
verso le 2 di mattina del 7 marzo Nettuno lascia l’esagramma 22 per entrare nell’esagramma 36: la Porta della Crisi, l’Oscuramento della Luce. E vi rimarrà fino a inizi 2025 (con una pausa da metà aprile a fine settembre 2024 per un saluto preliminare all’esagramma 25 dove poi si stabilizzerà per un paio d’anni).

Nettuno, il grande dissolutore, colui che regna sull’immaginazione, la spiritualità, la trascendenza e ha il potere di chiarire e confondere le acque, alle soglie della Nuova Era viene a soggiornare proprio nella porta che parla di crisi ed oscuramento della luce. Nulla di più appropriato, secondo il Programma Evolutivo, per inquietare per bene la nostra anima a livello emotivo spingendola attraverso le prove della vita verso livelli sempre più elevati di consapevolezza, di purificazione del karma e realizzazione del dharma.

Ricordiamoci che, per i prossimi due/tre anni, questo transito di Nettuno nella Porta della Crisi (36) è accompagnato anche dal transito di Plutone (profonda verità interiore, trasformazione) nella Porta delle Limitazioni – Accettazione (60).

Sicché crisi nel confronto con le limitazioni. Confronto con i limiti che porta a manifestare crisi.

Innanzitutto, prima di cominciare a preoccuparci di ciò che sarà del nostro destino e lasciarci trasportare emotivamente dalla semplice parola crisi… è opportuno comprenderne il pieno significato (spesso dimenticato e sovrascritto, come tante altre parole, da paure depistanti e controproducenti).

Cos’è la crisi?

La parola crisi deriva dal latino crisis, dal greco krísis e significa ‘scelta, decisione’. Crisi significa in pratica un momento di apertura a qualcosa di nuovo, di sconosciuto che porta una destabilizzazione iniziale propedeutica ad operare una scelta: scegliere che (nuova) esperienza vivere. È la sospensione di uno stato considerato normale ad un altro che non si conosce, di cui non si è ancora fatto esperienza. Una transizione verso lo sconosciuto, il nuovo, richiamati dal bisogno/desiderio di cambiare.
Un passaggio (ombra > luce) che richiede il confronto con la nostra verità: saper superare l’umano dolore del passaggio da una zona di comfort ad una novità che altro non è che una riprogrammazione mentale necessaria per poter accedere al progresso. Ricordandoci che per Legge non esiste il progresso senza crisi.
E come ben recita il messaggio della Porta 36: La Legge dei Cicli in cui il declino è uno stato naturale ma non durevole.  Tutto cambia, nulla dura per sempre… neanche la crisi (così come il progresso). L’unico modo per viverci bene la transizione è vivere l’adesso: i cambiamenti che adesso si stanno manifestando.

La crisi è ciò che sentiamo come prodotto delle nostre resistenze al cambiamento. Implica un dolore mosso dal dover lasciar andare le nostre convinzioni e credenze a cui ci siamo affezionati nel tempo (strategie di sopravvivenza) che degenerano in sofferenza nel momento in cui non accettiamo e resistiamo il cambiamento a cui ci sta aprendo la vita e che la nostra anima sta attirando per evolvere. Ora il compito evolutivo di Nettuno è quello di aiutarci a riconoscere e dissolvere le nostre crisi. Ma prima, come insegna la legge duale, dobbiamo avere chiaro che cosa provoca in noi la crisi. Sicché in questi anni Nettuno ha l’arduo delicato compito di svelarci tutto ciò che ci mette in crisi dandoci la possibilità di farne esperienza diretta per rivelarci come accedere al progresso operando scelte consapevoli. Tempo di retrospezioni e revisioni del nostro passato alla luce di nuove consapevolezze.

Nettuno e Plutone ci accompagnano e preparano alla Nuova Era proponendoci esperienze di crisi per riconoscerle e trasformarle nel momento in cui accogliamo il dolore invece di temerlo fuggendo e/o reagendo con rabbia così da imparare a gestire le nostre emozioni (e con esse i nostri pensieri) per trovare chiarezza attraversando tutti i tipi di sfide emotive/sentimentali.
Confronto col passato (ferite, attaccamenti) per trascenderlo e vivere con totalità il presente.

Portiamo attenzione ad un altro fattore che determina in noi possibili crisi: le aspettative generate dalle false speranze in miracoli esterni e facili cambiamenti senza la nostra diretta partecipazione (scegliere che vita vivere). Queste aspettative altro non sono che fughe dalla realtà/responsabilità e non meritano la nostra attenzione/energia.
D’ora in poi ogni forma di cambiamento non può essere lasciata al caso ma implica una nostra presa di coscienza e responsabilità.
Siamo noi a determinare il Nostro destino. Questo è il messaggio della Nuova Era che ci vuole presenti e partecipi a ciò che c’è e per questo ci sta preparando ad essere più consapevoli attraverso le (cicliche) crisi. Ottima opportunità per rivedere il nostro passato, imparare dagli errori e sapere come proseguire (senza cadere nei soliti errori).

Le crisi a cui siamo chiamati non sono altro che laboratori amorevolmente progettati PER noi (dalle nostre stesse anime) per sperimentare la nostra capacità decisionale; le crisi sono campi di addestramento per operare scelte consapevoli.
Scelte consapevoli ovvero non dettate da paura e giudizio dove il mentale e l’emotivo ci condizionano a resistere e quindi soffrire.
Scelte radicate nella nostra verità: sapere a cosa dire sì e a cosa dire no.

Quando sentiamo che ci sta per venire a trovare una crisi… ricordiamoci che questo non significa per forza sofferenza e perdite ma che stiamo ricevendo opportunità di saper scegliere e aprirci all’abbondanza/progresso. Stiamo ricevendo l’opportunità di attuare un cambiamento e contribuire all’evoluzione: per noi, per tutti. Per Tutti Noi.

I campi di addestramento per eccellenza sono e saranno tutte le nostre relazioni.
Specie quelle intime, sentimentali. Anche attraverso la revisione delle nostre relazioni passate.
Grazie alle nostre relazioni, al confronto con i nostri partner, siamo chiamati a riconoscere chi siamo, la nostra missione.
Sempre maggiori conoscenze e strumenti stanno arrivando ad aiutarci. E, su tutti, ciò che è prioritario e maggiormente utile è abituarci a sentire: contattare, sentire e manifestare i nostri bisogni.
La lezione più grande da apprendere, grazie a tutte le nostre relazioni, è saper essere Veri, Integri, Autentici… indipendentemente da tutti i fattori condizionanti esterni.

Siamo pronti a questa Nuova Era? D’ora in poi ogni crisi è una preparazione a questo Viaggio. Nella possibilità di godercelo ora, momento per momento.
Fondamentale sapere che le crisi non sono per forza inevitabili o quanto meno possono essere vissute in modo completamente diverso in base al nostro stato d’animo. La presenza alle nostre emozioni e pensieri, la possibilità di osservarli senza farci travolgere da loro, ci permette di disinnescare l’identificazione col dolore che alimenta le nostre paure (in primis la morte). E questo ci permette di saper gestire la crisi (la vita) senza subirla.
Come spesso mi piace ricordare… tutto, in potenza, è una ‘sfida’ o una ‘sfiga’.
Dipende solo da noi: da come decidiamo di viverci quello che c’è. Per scoprire infine che non esistono ‘sfighe’ ma solo sfide evolutive create ad hoc PER noi.
E per aiutarci nelle decisioni invito alla pratica – amorevole e consapevole – della nostra Strategia e Autorità (strumenti pratici per il Ricordo di Sé).

Che nelle nostre sfide si sveli e manifesti la nostra autentica verità.

Individualmente Insieme.

Aho Mitakuye Oyasin.

NB. in copertina l’immagine del film American Beauty di Sam Mendes (1999).
Sulla frequenza delle tematiche del transito suggerisco la visione anche per il rapporto degli Esagrammi 22-36. Notevole il finale.
Qui sotto il trailer.

Ps. Per chi desidera approfondire il tema della crisi qui il link del transito del Sole nella Porta 36 dal 13 al 18 marzo.

Impegnatevi per ottenere ciò di cui avete bisogno, e quando non riuscite a ottenerlo, ebbene, sorridete e tentate ancora, in un modo diverso.
- William Hart -
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