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Salve a tutti,
dal 28 aprile al 3 maggio il Sole ritorna nell’Esagramma 24: la Porta della Razionalizzazione; il Ritorno.
Dopo la cura del transito precedente ecco ora arrivare la razionalizzazione.
Il termine razionalizzazione può sembrare qualcosa di mentale e di conseguenza “negativo” per come è concepito il mentale oggigiorno in certi ambiti di crescita personale/spirituale.
Tuttavia non è così.
Come ho anticipato nel transito precedente la cura è da intendersi, in particolar modo, come una guarigione dalla nostra mente identificata/omologata.
È la mente identificata (Non sé) che interferisce nella naturale armonia a cui ci guida il nostro bio-veicolo.
Ma è pur vero che è l’uso corretto della nostra mente che porta alla suprema guarigione: la consapevolezza.
Una guarigione che non è solo del corpo ma anche della mente: una pulizia per l’Anima.
In questi giorni il transito del Sole nell’Esagramma 24 ci invita a razionalizzare, a ponderare, ovvero a tornare e ritornare più volte sullo stesso pensiero affinché il proprio processo individuale sia chiaro, pulito, “sgrassato” da credenze e convinzioni, reso razionale nel senso consapevolizzato/integrato a tal punto da dissolversi nel silenzio, nella quiete della mente. Un processo che come recita l’I Ching del Rave per questa Porta è un processo naturale e spontaneo di trasformazione e rinnovamento.
Un processo naturale e spontaneo di trasformazione, di rinnovamento mentale e conoscenza unica/creativa.
Il nostro modo di pensare muta, si rinnova, integra il nuovo/il diverso e per questo, in questa accoglienza, può guarire, può guarirci. O no.
Dipende sempre da quanto ci concediamo di arrenderci alla nostra natura e accogliere la nostra unicità.
La lezione di questo transito è un caldo invito ad usare bene la nostra mente e il suo naturale “ruminare”.
Se davvero vogliamo usare bene la nostra mente individuale dobbiamo darci il tempo di tornare e ritornare, ascoltare, vedere le cose più e più volte.
Nel momento in cui ci arrendiamo al funzionamento della nostra mente senza cercare di averne il controllo e farci dominare dai pensieri… quel che cerchiamo apparirà da solo, senza sforzo. Da che la nostra mente nel suo ruminare ad un certo punto si placa naturalmente nel silenzio… ecco che può digerire e quel razionalizzare si trasforma e rinnova in consapevolezza. Naturalmente.
Quel che importa è che tutto fluisca in apertura al nuovo, a quel che c’è in attenta AUTO-OSSERVAZIONE dove il naturale processo di tornare e ritornare sulle cose… non sia sempre sulle stesse cose, perché allora non nasce una potenziante consapevolezza ma una depotenziante ossessione e invece che un rilassante silenzio cadiamo in un rumoroso labirintico coacervo di pensieri [che come dice Alok, il mio insegnante di Human Design, in questo caso altro non sono che “scoregge del cervello”].
Certo che il pensiero individuale comporta sempre un rischio e una provocazione: il fatto che è una conoscenza unica e irripetibile e quindi facilmente fraintesa, osteggiata e rifiutata dal collettivo omologato. L’omologazione per quanto sembra ostentarla in realtà odia l’unicità, il pensiero veramente unico perché lo considera una minaccia a quello che in inglese si definisce establishment, il potere (presunto tale).
Ci sono momenti, spesso, in cui il nostro unico sapere interno non riusciamo a spiegarlo e possiamo cadere nella paura dell’ignoranza che non avremo mai modo di sapere certe cose o condividerle. Questo ci può portare ansia o sprofondare nella malinconia.
Ricordiamoci di rimanere saldi e rilassati nella nostra AUTO-OSSERVAZIONE: nel osservare, vigilare i nostri pensieri. Possibilmente senza giudizio, nell’accoglienza. Semplicemente… IN ASCOLTO.
Quel che emerge dalla nostra mente è PER noi e non è qui per determinare le nostre decisioni ma per osservare, riconoscere, prendere coscienza, consapevolizzarci. È vero che il pensiero individuale è qui per portare mutazione a sé e anche all’altro ma solo nel momento in cui abbiamo chiarezza dentro di noi e siamo invitati ad esprimere la nostra visione. Nel momento in cui riceviamo l’invito a condividere il nostro pensiero unico e ci sentiamo riconosciuti è facile che il nostro pensiero possa attecchire e portare evoluzione: a noi stessi e all’altro.
Dal 1 al 25 maggio Giove entra nella Porta 3 (Ordine; Difficoltà Iniziale – che abbiamo già visto di recente) e con Plutone stabile nella Porta 60 ( Accettazione; Limitazione) si definisce per quasi tutto il mese di maggio il canale della Mutazione: il Disegno di un energia che inizia e fluttua.
Sicché abbiamo un bel maggio “mutativo” di confronto con le limitazioni che ricordo non sono problemi ma stimoli evolutivi.
Più che mai è opportuno quindi aprire bene la mente alle novità; che significa non doverle accettare tutte a prescindere e berci per oro colato quel che ci viene detto ma accogliere quelle novità che risuonano con la nostra verità. Sapendo che la nostra verità individuale si potenzia proprio grazie al confronto con le limitazioni, le diversità in un continuo raffinamento.
Le limitazioni, le diversità, le novità, i differenti modi di pensare e vedere la realtà non ci devono spaventare e indurre a preoccuparci ma solo promuovere un ritorno a noi stessi attraverso un tornare e ritornare sui nostri principi e valori per vedere che tipo di integrazione emerge in noi nell’incontro con queste novità.
Questi sono tempi di grande potenziante malinconia che ci invita ad un’introspezione creativa, ad un ritorno a noi nel prenderci i nostri tempi, i nostri spazi e riflettere – da soli, in silenzio – sul senso della nostra vita, sul Grande Mistero che incarniamo: CHI SONO IO?
COSA SONO QUI AD ESSERE/FARE?
QUAL È LA MIA MISSIONE? QUAL È IL MIO PROPOSITO?
LO STO VIVENDO NELLE MIE RELAZIONI? NEL MIO LAVORO? o no?
Sono in Pace con me stesso? Mi sento libero di manifestare quello che sono?
Sono Soddisfatto di quello che faccio? Sono Soddisfatta di come uso la mia energia creativa?
Mi riconosco e mi sento riconosciuto per quello che sono?
Mi lascio sorprendere dalla Vita aprendomi al suo Mistero?
In particolare molto potenzianti le ispirazioni sul tema del TEMPO: COME STO USANDO IL (MIO) TEMPO? DOVE? CON CHI?
E, ATTENZIONE alle manipolazioni mentali! Sono tempi in cui siamo più che mai continuamente condizionati nei pensieri e nella percezione della realtà.
Rimaniamo ben radicati in ciò che sentiamo vero per noi.
Buone potenzianti ponderazioni.
Individualmente Insieme.