Salve a Tutti,
il Sole dalla sera del 30 ottobre alla mattina del 5 novembre transita nell’Esagramma 44: la Porta dell’Allerta; Andare all’incontro.
La Terra è nell’Esagramma 24: la Porta della Razionalizzazione; il Ritorno. E con la Porta giustapposta 61 si definisce il Canale di Consapevolezza. Tempo di razionalizzare il mistero e mutare la nostra consapevolezza: la nostra prospettiva sulle cose, sulle persone, sulla vita, sulla morte… soprattutto su di noi, su chi siamo e cosa siamo qui a essere, fare.
I Nodi Lunari nelle Porte 34, 20 continuano a definire la forza vitale del Carisma che porta con sé tematiche di azione-reazione, soddisfazione-frustrazione, pace-rabbia, vita-morte, spirito-materia, contemplazione-impulsività, creatività-distruzione; con particolare attenzione all’impulso reattivo che può generare violenza, aggressività, arroganza e prepotenza se non opportunamente guidato da una vigile coscienza in intimo contatto con la nostra effettiva disponibilità energetica del momento.
La Porta 44 è l’ultima del Centro della Milza che troviamo lungo il Mandala del Rave. L’ultima porta che ci parla di paure del corpo. In questo caso parliamo dell’antica “rettiliana” (del nostro cervello rettiliano) paura dell’estinzione, la paura del passato; che ci mette in allerta su tutto ciò che può mettere a rischio la nostra sopravvivenza, intesa come del singolo e della tribù/specie di appartenenza.
In questi giorni possiamo essere condizionati ad agire o reagire fortemente in modo istintivo a qualcosa che minaccia (o sembra minacciare) la nostra sopravvivenza intenso anche come qualcosa di contrario ai nostri valori, principi che consideriamo vitali per noi stessi e la nostra comunità.
Attenzione a non divenire come rettili freddi e reattivi, fare danni, ferire qualcuno (nel corpo e nello spirito) e poi sentirci in colpa o piangere lacrime di coccodrillo. Giorni in cui è facile farci dominare dai bassi istinti, dai bassi umori, dalla rabbia, dalla frustrazione, dal senso di impotenza, soprattutto dalla paura e dalle vecchie ferite e… farci possedere dal nostro Non Sé che non vede l’ora di usare il nostro bio-veicolo e far danni in nostra assenza (disconnessione dal Sè, mancanza di Presenza).
Considerato che siamo sotto il Quarto della Dualità: legami/relazioni… i danni più grandi e immediati delle nostre azioni inconsapevoli sono proprio nelle nostre relazioni che poi inevitabilmente si riflettono su di noi.
In questi giorni, in accordo alle antiche automatiche dinamiche del cervello rettiliano, ciò che può accadere – per paura – di fronte ad una situazione di pericolo o apparente tale (così come la interpreta la nostra mente identificata/condizionata) sono esattamente quelle dei rettili verso il nemico/pericolo:
– reazione istintiva, aggressiva, violenta, brutale egoica (mors tua vita mea);
– totale immobilità per ingannare l’avversario (paralisi, apparente indifferenza, congelamento emozioni/sentimenti, insensibilità).
Dove l’avversario, il nemico, il pericolo è chi/ciò che minaccia realmente la nostra vita ma – attenzione! – che se siamo identificati con la mente (Non sé) e le sue paure, il pericolo può essere anche la nostra stessa verità che se emerge porta a svelare la manipolazione dello stesso Non Sé e togliergli potere con l’aumento della nostra consapevolezza.
Il Non sé è sempre totalmente focalizzato alla sua sopravvivenza e come parassita ha bisogno di noi, del nostro bio-veicolo per agire ed emozioni/pensieri per nutrirsi, ma non della nostra consapevolezza. Per lui basta che siamo degli zombie e va tutto bene così. Ma… per noi (Sè) va bene essere degli zombie? Ci siamo incarnati su questo Pianeta Scuola per essere zombie? Per farci fregare il nostro prezioso bio-veicolo e rinunciare all’esperienza di consapevolezza (Ricordo di Sé)?
Con la paura del passato… il passato emerge. E se non siamo ben radicati nell’adesso, il passato si sovrappone alla realtà, la altera, la manipola a suo modo e ci porta fuori strada. Tempo di avere ben chiara la nostra Missione, il nostro proposito esistenziale: chi sono e cosa sono qui a essere, fare, con chi, dove. E se non abbiamo chiarezza… non cerchiamo fuori di noi. Cogliamo l’invito di consapevoli azioni portate dai transiti e la trasformativa frequenza dell’autunno ed immergiamoci nelle introspettive calme profondità del nostro mistero in attesa di rivelazioni.
Attesa vissuta come calmo stato attivo di consapevolezza che non manca di attirare le opportune soluzioni per la nostra unicità (vedi video Strategia dell’Attesa e Legge di Attrazione). Attesa nella fiducia, nella pazienza, nella certezza che siamo co-creatori della realtà e che il tempo dell’attesa non è vano ma è funzionale a riconoscere cosa veraMente (divinaMente) vogliamo creare/attirare.
La frequenza della Porta 44 in transito porta anche il tema della manipolazione.
La paura che manipola i nostri pensieri, emozioni, le nostre azioni. La manipolazione delle nostre paure che ci rende dei burattini in mano a chi sa come indurle, inculcarcele. Ricordiamo che paura e controllo vanno a braccetto.
O siamo noi che sappiamo controllare le nostre paure o è la paura (e chi la sa indurre) che controlla noi.
Chiaramente il transito comporta anche l’allerta, il fiuto, “sesto senso” (istinto del corpo e del Sé) ad ogni forma di manipolazione e di conseguenza la concreta possibilità che emerga la verità. E che agiamo in accordo ad essa.
Nella comprensione che la paura non è qui per limitarci e dominarci ma per stimolarci ad evolvere consapevolezza.
La consapevolezza del Qui e Ora che sa perfettamente come affrontare e far svanire le paure e i fantasmi della mente.
Attenzione alla micidiale definitiva arma di manipolazione del Non Sé: l’ego spirituale (vedi articolo sul Blog) che con i suoi buonismi e fatalismi ci induce a credere che va tutto bene e siamo perfettamente consapevoli di tutto ciò che accade in una rosea prospettiva “super partes” o di falsa beatitudine quando in realtà siamo totalmente manipolati dalle credenze mentali, dal bisogno di approvazione, dalla disconnessione con la nostra verità (fuga dalla realtà), separati da noi stessi/dall’UNO.
Visto il tema dominante delle relazioni in questo periodo sento opportuno ricordare il messaggio fondamentale (tratto dall’I Ching del Rave) di questa Porta 44, di questa “intelligenza”:
Il successo di qualsiasi interazione è basato sull’assenza di qualsiasi presupposto.
Non ci devono essere aspettative, previsioni, pretese, obiettivi strategici/egoici nelle nostre relazioni.
Ci dev’essere la nostra verità del momento, responsabile, consapevole, in mutuo servizio: PER l’interesse mio e dell’altro, comune.