Ricorda quel balzo di mente
Quando il mistero saltò nella nuda terra
Meravigliosa paura
Soffocata in stupore
Nell’impellente bisogno di fuoco
Respira
Respira la grazia divina
Respira lo spirito folle
Che tra le edere spira
impigliando ciglia di rame
.
È Tempo! È Tempo!
Vendemmia di tuoni.
Bacco emerge dal pozzo
Rozzo chiede di bere vino
Ubriaco di piume di corvo
Tra noci rotte e latte versato
Perché le stelle dormono ancora?
Perché a risvegliarsi è solo il fango dell’umida stalla?
Chi è quel naufrago ballerino nella mia stanza che mi chiede avido cibo?
Luminosi lumi si accendono tra le pieghe della carne
Elettriche scariche aprono in due i pensieri
Come noci di cocco di tropicali alture
Tra i rovi germogliano luce
Può la quiete del giglio saziare un maiale?
Può una roccia isolata consolare lo stanco cammello?
Dove sono finite tutte le formiche operose
Che nelle profonde grotte rubavano il miele?
Ancora il sole sorge. Anche ora.
Per quanto ancora?
Per quanto ancora?
Posso aiutarlo col mio respiro. Puoi?!
Può un bimbo piccino far volare una montagna?
Come posso danzare il mare tra i campanili?
Come può uno specchio mostrarmi chi sono
Se non lo guardo negli occhi?
Solchi nella Terra semina il Tempo
Gettando lancette tra numeri dati al mercato
Fretta, fretta… corri, corri… la vecchia sarta aspetta
… aspetta…
Là sul molo la barca è pronta ad affondare
Salpa sulle quiete foglie spoglie di tutto
traboccanti di colorato ardore
Il tuo
Il tuo
Il Tuo!
…
..
Buio sparisci nella luminosa fonte
AncOra sbadigliando vita