La grande lezione di questa Porta e di fatto dell’Individualità (a cui appartiene) è che la paura può essere affrontata e trascesa SOLO nel momento stesso – il qui e ora – in cui qualcosa ci spaventa.
Il che ci porta a comprendere che se l’efficace intelligenza del nostro corpo (che ufficialmente ci sta facendo sopravvivere da migliaia di anni) non sta percependo paura… non c’è nulla di cui aver paura. E qualora ci fosse motivo di avere paura, il nostro corpo – intuitivamente – saprebbe perfettamente cosa fare per farci sopravvivere (così come accade da migliaia di anni).
In questo senso la paura è connessa alla consapevolezza in quanto la attiva quando serve e questo ci serve come stimolo per evolvere. La paura non è che un evolutivo stimolo esterno che ci porta a rispondere al cambiamento e iniziarci al nuovo.
In sostanza niente di così terrificante QUANDO realizziamo chi siamo e cos’è e a cosa serve la paura (così come la morte… vedi i vari articoli nel Blog).
MA se la paura invece che attivarsi in modo opportuno solo quando è necessaria si attiva sotto condizionamento mentale (facilmente indotto da manipolazione esterna e identificazione col nostro bio-veicolo)… questo ci crea non pochi problemi e invece che farci evolvere nella consapevolezza e nell’amore a noi stessi ci fa rimanere congelati nell’ignoranza di una letale zona di comfort in una continua dispersione di preziose energie sprecate per mantenerci continuamente allerta sui possibili (non reali) pericoli.
La soluzione – specie in questi tempi – è di affidarci all’intelligenza del nostro corpo: al sapere iniziatico della chiarezza intuitiva.
Corpo che inteso ed esteso nella sua natura fisica, mentale ed emozionale ci porta a saperci fidare di ciò che definisco l’Intuizione del Sé: ciò a cui ci sta preparando l’imminente Nuova Era (con la mutazione del Centro del Plesso Solare che dal 2027 rimarrà solo Centro di Consapevolezza facendo progressivamente decadere la sua funzione di motore di emozioni influenzando la nostra percepita dimensione del tempo e il suo attuale potere condizionante).
L’Intuizione del Sé la possiamo riconoscere come l’Intelligenza del Cuore: sapere esattamente cosa fare nell’adesso in connessione col Tutto/UNO [a tal proposito suggerisco di leggere Usare il cervello del cuore di Annie Marquier].
In questi giorni, con la carismatica forza vitale nel campo nodale (dei Nodi Lunari), siamo chiamati a fare un punto della situazione: o ci lasciamo prendere dalla pre-occupazione di non farcela in balia di forze esterne e futuro incerto o ci assumiamo la totale responsabilità della nostra vita – adesso – e agiamo con risoluta determinazione pratica in risposta a ciò che ci sta accadendo.
In questi giorni siamo chiamati a non perderci nella paura bloccati in valutazioni, calcoli, ragionamenti mentali e imposizioni esterne ma ad ascoltare e agire l’Intuizione del nostro Sé nella pratica della nostra Strategia e Autorità.
Siamo chiamati – in coscienza – a rispondere alla vita con coraggio, cor-agere, agire col cuore, (Porta 51) e risolvere gli enormi ed oscuri problemi della mente con la chiarezza intuitiva (Porta 57), il pensiero laterale del mitologico Nodo Gordiano. Così come con il taglio del nodo Alessandro Magno è diventato imperatore dell’Asia Minore così Noi, adesso, siamo chiamati a dare un taglio alle paure, le preoccupazioni e i ragionamenti e riscattare la nostra sovrana unicità con azioni di esemplare integrità.
Buone valide intuizioni, consapevoli decisioni e coraggiose azioni nella realizzazione della Nostra Mitologia Individuale.
Come sempre individualmente insieme.