In questi giorni siamo particolarmente condizionati dal Programma Evolutivo a prendere atto che dei cicli si sono conclusi e, proprio perché si sono conclusi, possiamo prenderci del tempo e osservare in maniera retrospettiva com’è andata l’esperienza al fine di maturarne il senso.
Operazione – quella di realizzare il senso dell’esperienza – che può avvenire meccanicamente solo alla sua conclusione. Mai prima. Non è possibile in quanto l’esperienza è ancora in atto e per questo in continuo cambiamento. Cercare di comprendere il senso dell’esperienza finché la stiamo vivendo nella sua transitorietà ci porta irrimediabilmente ad un giudizio mentale e ad un’approssimazione (tra speranze e false speranze, aspettative, illusioni e presunte certezze) che non corrisponde a verità; e ciò interferisce col naturale processo di elaborazione.
La vita non va interpretata. Va vissuta.
Può essere compresa solo nel momento in cui un ciclo si chiude e se ne sta per aprire un altro.
Così da integrare il vecchio per predisporci al nuovo maturando consapevolezza (il senso per cui ci siamo incarnati in questa esperienza di vita nella forma).
È fondamentale sapere come entrare correttamente nell’esperienza.
In quanto una volta entrati… si sta fino alla conclusione del ciclo.
Uscirne prima del tempo comporta delle conseguenze: la mancanza di totalità in ciò che si sta vivendo in quanto energeticamente ancora legati/zavorrati all’esperienza da cui si sta uscendo e l’impossibilità di comprenderne il senso profondo con alcune difficoltà ad entrare nel nuovo ciclo.
Ciclicamente l’esperienza si conclude e ci offre la possibilità di riconoscere cosa abbiamo appreso: cosa tenere e cosa lasciare; cosa ha funzionato e cosa no; quali sono le verità per noi da seguire e quali le credenze limitanti da abbandonare.
Così sappiamo come proseguire al meglio per la Nostra evoluzione: sappiamo cosa merita di essere esperito e condiviso.
Gli attuali transiti che – come già analizzato negli scorsi post/video – riguardano l’educazione/iniziazione mentale, ci invitano ora a fermarci e guardarci indietro lungo il Cammino fatto sin qui. RIESAMINARE IL PASSATO ALLA LUCE DEL PRESENTE.
Osservare da dove siamo venuti per realizzare con maggiore consapevolezza dove siamo e stimolarci a scegliere con chiarezza DOVE andare, COME proseguire. E magari anche CON CHI.
Tempo di chiudere vecchi cicli, farci un check, un esame di coscienza individuale e collettivo: saper riconoscere sin qui cosa ha funzionato e ci ha portato al successo e cosa non ha funzionato e rischia di farci fallire. Tempo di revisione e sapere cosa lasciar andare. Nella difficoltà di chiudere certi cicli a cui siamo sentimentalmente legati e/o che ci illudiamo ci diano sicurezza.
Difficile lasciar andare, confrontarci con la FINE di qualcosa ma… è necessario. Il rischio è di bloccarci e rimanere attaccati ad un’esperienza finita invece che aprirci a quella nuova che ci attende.
Frasi chiave portate dal transito che ci possono aiutare a vivere al meglio l’esperienza:
– Ogni fine corrisponde ad un nuovo inizio: nulla finisce, solo si trasforma.
– Non è bene ciò che finisce bene ma ciò che finisce: perché solo quando qualcosa finisce, un’altra può iniziare; così ci evolviamo.
Sicché è determinante NON FARCI ASPETTATIVE: non attaccarci alla visione e speranza di come dovrebbero andare le cose secondo le aspettative mentali, le credenze o quello che la mente/altri ci inducono a credere. Questo non può che portarci delusioni, amarezze e risentimento: fallire nella vita.
Stiamo con quello che c’è e la vita saggiamente porta ( = noi attiriamo per la nostra evoluzione).
Stiamo con quello che ci risuona vero e solo in accordo alla nostra verità (forgiata nella nostra esperienza) agiamo.
Agiamo quando abbiamo maturato la giusta chiarezza al fine di prendere una decisione responsabile che ci permetta di vivere con totalità l’esperienza senza rimpianti, a cuor leggero, forti della nostra verità che ci permette di superare ogni possibile (funzionale) avversità, difficoltà, resistenza, sfida, limite.
Educhiamo la nostra mente limitata a non avere paura dei cambiamenti e GRAZIE alla nostra esperienza passata, forti della nostra verità… decidiamo, agiamo.
RINGRAZIAMO TUTTO CIÒ CHE ABBIAMO VISSUTO/ATTIRATO E CI HA PORTATI SIN QUI.
RINGRAZIAMO PER LA CONSAPEVOLEZZA ACQUISITA GRAZIE AGLI ERRORI ( = ESPERIENZE) CHE CI PERMETTONO DI CONOSCERCI MEGLIO E SAPERE COME PROSEGUIRE.
Solo così può andare tutto bene! 


Dove il Bene = l’Esperienza così com’è. Senza aspettative.
Buone maturate chiare decisioni, CONSULTANDO IL NOSTRO SAGGIO CORPO che, a differenza della mente/Autorità Esterna… non ci può mentire!
– Cosa mi si muove e dove nel corpo quando ascolto certe notizie?
– Cosa mi si muove e dove nel corpo quando mi si dice di comportarmi in un certo modo?
– Cosa mi si muove e dove nel corpo quando mi si dice di fare o non fare certe azioni?
– Cosa mi si muove e dove nel corpo quando prendo certe decisioni?
– COSA SENTO?
Buona sperimentazione di vita… ben radicati nel corpo/adesso!
Aho Metakuye Oyassin (per tutte le nostre relazioni) 