Salve a Tutti,
il Sole, dal 5 alle primissime ore dell’11 settembre è entrato nell’Esagramma 1, la Porta dell’Auto-Espressione; Creatività.
La Terra è nell’Esagramma 2: la Porta della Conoscenza Superiore; il Ricettivo.
Con la Porta 1 entriamo nel Quarto della Mutazione, dello Spirito. In questi mesi, fino a inizi febbraio, il tema dominante a livello planetario è l’esplorazione di ciò che siamo alla scoperta del nostro Sé, delle nostre più intime autentiche convinzioni, per sviluppare – in amore a noi stessi – la consapevolezza, il nostro pieno potenziale: riconoscere ed attuare la nostra Missione.
Questo Quarto, nel pieno dell’autunno e per tutto l’inverno, ci parla di morte intesa come agente mutativo di trasformazione: il saper lasciare andare gli attaccamenti, i condizionamenti, le identificazioni, tutto ciò che non è funzionale alla nostra evoluzione sapendo riconoscere il nostro proposito di vita e come prendere corrette decisioni in accordo al nostro Sé.
Tempo di centratura e saper gestire le pressioni esistenziali in risposta a quello che c’è, momento per momento.
Tempo di ascolto interno e seguire solo le nostre convinzioni: ciò che sentiamo vero e il nostro spirito è disponibile a fare.
Per alcuni mesi sono definite le forze vitali della Consapevolezza (61-24) e del Carisma (34-20) e in questi giorni, con Mercurio nella Porta 10, sono definite le forze vitali dell’Esplorazione (34-10) del Risveglio (10-20).
Retto pensiero, retto comportamento, retta comunicazione. O no.
Stiamo vivendo giorni in cui è molto forte e sentito l’impulso alla centratura, all’integrità, alla consapevolezza; al sapere CHI essere e COME vivere: essere e fare.
Tante sono le domande che il campo porta a livello esistenziale ben contestualizzate nella nostra quotidianità.
Tante domande che richiedono risposte: pratiche, agite, qui, ora… adesso.
– Chi sono? Cosa sono qui ad essere/fare?
– Qual è il senso della mia vita?
– Sono soddisfatto di me stesso e della mia vita? Sto facendo quello che mi soddisfa, che mi potenzia, che mi permette di evolvere? O no?
– Cosa sto contribuendo a creare con il mio comportamento? Esprimo la mia creatività nel lavoro? nelle relazioni? in casa? o no?
– Mi sento in pace con me stesso e con l’altro?
– Qual è il proposito per cui faccio quello che faccio? Qual è il proposito del mio lavoro? Delle mie relazioni?
– Cosa voglio nella vita? Di cosa ho bisogno ora per realizzarmi? Cosa sto facendo nel concreto, ora, per vivere soddisfatto e in pace?
– Riesco a stare fermo e accogliere sereno ciò che sta accadendo? Riesco a rispondere alle situazioni da uno spazio di centratura? O mi lascio trasportare dalla rabbia e dal giudizio? Sono presente in quello che dico e faccio? O no?
Le possibili risposte a queste domande sopraggiungo solo nel momento in cui ci sappiamo fermare e confrontarci con la nostra verità. E questo, di questi tempi, è possibile specie quando accogliamo la malinconia, il malumore, la rabbia, il dolore.
Quando, invece di lamentarci, disperarci, reagire, inveire, giudicare noi stessi e l’altro, ci fermiamo – respiriamo consapevolmente – e osserviamo quello che si sta muovendo in noi.
Non cerchiamo fuori… ascoltiamoci dentro.
Cosa si agita in noi, cosa muovono i nostri pensieri collegati con le nostre emozioni (dal latino emo-vere: trasportare fuori, smuovere, muovere…). Cosa ci inducono ad essere, a fare questi nostri pensieri, emozioni, convinzioni.
Fermandoci a fare un utile esame di coscienza per saper osservare innanzitutto SE effettivamente i “nostri” pensieri, le “nostre” emozioni, le “nostre” convinzioni sono davvero “nostre”, della nostra unicità, o sono condizionamenti esterni.
Sotto questi transiti di Consapevolezza, Risveglio e Integrità (o no) siamo chiamati a non cadere negli automatismi mentali (giudizio, paura, senza del dovere, colpa, bisogno di approvazione), negli attaccamenti alle vecchie ferite (rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento, ingiustizia, indifferenza), nell’identificazione ai soliti ruoli (vittima, salvatore, carnefice, persecutore), negli addormentamenti delle nostre zone di comfort.
Siamo fortemente chiamati dalle circostanze – apparentemente – avverse a confrontarci con le situazioni (che stiamo attirando) e decidere COSA FARE… CHI ESSERE.
Anzi, proprio attraverso il confronto con l’inconsapevolezza, l’ignoranza, il giudizio, la paura, la rabbia, siamo invitati dalla vita a riconnetterci con la nostra divina creatività, con la nostra autentica essenza, la nostra differenziata unicità. Con Integrità. Nella Verità. Prendere una chiara posizione: la nostra. Senza scendere a compromessi. Senza paura. Con fermezza d’intenti e cuore aperto; sapendo per CHI e COSA lottare/vivere/morire.
Se ci sentiamo in difficoltà, vibranti di indignazione, rabbia, delusione, risentimento o schiacciati dalle pre-occupazioni, dalla tristezza, dalla depressione o rapiti dalle ossessioni della mente con i soliti pensieri, ricordi, proiezioni o sotto sequestro emozionale sbilanciati da ciò che avremmo potuto/dovuto fare e potremmo/dovremmo essere… fermiamoci.
RespiriAmo.
Andiamo a farci una bella camminata in natura.
Tra i meravigliosi colori dell’autunno che ci mostrano la Bellezza Creativa della Vita e soprattutto il grande messaggio di trasformazione: che tutto cambia.
Tutto cambia. Tutto è possibile. Tutto accade con soddisfazione, successo, pace e sorpresa nell’accoglienza di chi siamo e nella manifestazione creativa della nostra unicità in risposta alla vita.
Ogni foglia che vediamo è diversa dall’altra e ognuna contribuisce a dipingere un meraviglioso paesaggio.
Le foglie cadono, si lasciano andare e trasformano tutto. Colorano, ravvivano e si trasformano in nutrimento per la terra che si presta a dormire per l’inverno per poi ritornare a fiorire in primavera.
E anche noi siamo chiamati a lasciar andare, a differenziarci, a distinguerci, a colorarci, a ritirarci dentro di noi, in ascolto per prepararci a fiorire.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già intorno a noi.
Basta fermarci e osservare: dentro e fuori di noi.
Non siamo qui per subire ma PER scegliere, per creare ciò che nel nostro intimo desideriamo.
Tempo di riconoscere, seguire ed esplorare la nostra strada, il nostro Sé.
Senza compromessi.
Adesso.
Buona connessione ed espressione del nostro autentico spirito creativo.
Buona co-creazione della Nostra Realtà.
Adesso.
Individualmente insieme. 🌈