CHIAVI e CONSIDERAZIONI SOTTO QUESTI STIMOLANTI TRANSITI DI LIMITAZIONI CHE MUTANO LA NOSTRA DIREZIONE DI VITA
2. AIUTATI CHE DIO TI AIUTA – la manifestazione del Divino inizia da Noi.
CONSIDER-AZIONI SULL’ ASPETTARE [1° parte]
In particolare chi è entrato in contatto con il messaggio di Human Design sa quanto fondamentale sia l’attesa. Indipendentemente dalla tipologia di appartenenza e dalla natura della propria Autorità, aspettare appare come una dimensione necessaria e imprescindibile del vivere.
Aspettare può essere però controproducente se interpretiamo lo spazio introspettivo e ricettivo dell’attesa in qualcosa di passivo alimentato da credenze e false speranze. Ovvero da tutti quei sotterfugi e incanti che, per paura e controllo, crea la nostra mente identificata per indurci a decidere solo sotto la sua autoritaria approvazione. Così facendo in genere finiamo per continuare a posticipare la vita in attesa di un futuro certo dove tutto può accadere in sicurezza. Ed è così che finiamo in una misera sopravvivenza senza trovarne un senso e cominciamo a scoraggiarci, lamentarci e cercare capri espiatori su cui riversare la nostra mancanza di responsabilità. Peccato.
Posticipare certe decisioni in attesa della situazione propizia pensando ‘Tanto Dio mi aiuta’, ‘tanto è la mia aura a fare tutto il lavoro’, ‘tanto l’Universo cospira affinché io abbia tutto ciò che mi serve’ per quanto vero, non porta a nulla o fatica a realizzarsi se il tutto non è mosso e sorretto dalla nostra Chiarezza di Intenti e dalla nostra – agita – capacità creativa di manifestazione. Quell’azione che ci radica nella Realtà che abbiamo scelto di vivere. E ci toglie dall’Illusione. Un’azione pratica che sa rispondere alle esigenze del momento e affrontarne i limiti.
Sotto questa forte pressione mutativa ci sono momenti in cui, se non vogliamo essere travolti dagli eventi, non possiamo aspettare e dobbiamo fare qualcosa. Momenti molto tosti ma anche molto potenzianti in cui possiamo ben comprendere come agisce e funziona la pressione esistenziale del Centro delle Radici. E come funziona la Vita su questo piano.
C’è un Tempo in cui l’Attesa esaurisce la sua funzione e siamo chiamati ad agire.
Perso quel momento, per quanto la Vita amorevole e generosa si riprogrammi subito come un navigatore satellitare che si adegua al cambio di direzione rispetto alla rotta impostata e mostra un nuovo modo di ricollegarsi alla meta, resta che su questo piano possono emergere alcune piccole/grandi complicazioni/ritardi. In genere di gravità proporzionale al ‘tempo di temporeggiamento’.
Questa meccanica è ben evidente nelle leggi materiali umane che supportano le regole con scadenze e more. Tutto si può fare ma è bene conoscere i limiti con cui siamo chiamati a confrontarci: Spazio e Tempo. Anche nelle relazioni. Tutte. Non possiamo permetterci di posticipare lo spazio del confronto con la Verità e agirlo nel giusto tempo. Più aspettiamo e più paghiamo il prezzo dell’attesa. E con noi chi è in relazione con noi. Siamo Tutti Uno.
Non sempre arriva quella chiarezza, quell’opportunità, quello stimolo, quell’invito che ci immaginiamo e che spesso inconsapevolmente carichiamo di fuorvianti aspettative.
Non sempre abbiamo la comodità di prenderci il tempo per decidere cosa fare.
O decidiamo noi nell’esercizio del nostro libero arbitrio o decide la vita per noi. Così è.
Potendo scegliere della propria vita… meglio essere protagonisti che comparse.
Per evitare di incappare in situazioni limiti e doverci trovare disperati a chiedere a Dio aiuto per uscirne dobbiamo allenarci a monitorare costantemente il nostro sentire interiore in risonanza con gli avvenimenti esterni.
Dobbiamo affinare l’Ascolto nella Presenza e Accettazione di quello che c’è.
In base a ciò che emerge avere ben chiaro il nostro proposito e cosa chiedere.
Per questo innanzitutto dobbiamo aiutarci e affinare l’ascolto con i nostri bisogni sentendo dentro di noi quello che ci è veramente necessario – adesso – per realizzarci.
E, molto importante, per essere ben radicati, è utile darci dei limiti.
Delle scadenze entro cui sentiamo importante che si realizzino i nostri propositi/bisogni. Questo dà forza al nostro intento perché lo focalizza localizzandolo in un tempo che percepiamo reale e sostenibile.
Per ora nell’ascolto dei miei limiti (forse più dei vostri!
) mi fermo qui. C’è tanto da approfondire e ci sarà tempo prossimamente.
Buon proseguimento nell’attento ascolto dei nostri Bisogni… 





Aho Metakuye Oyassin 



