Salve a tutti,
dall’8 al 13 febbraio il Sole ci sensibilizza dall’Esagramma 49: la Porta dei principi; Rivoluzione. La Porta del Rifiuto/Rifiutare.
In questi giorni parliamo di sensibilità… o no. Di fatto il tema della sensibilità (ai bisogni) è già “nell’aria” da qualche settimana perché se vi ricordate la settimana scorsa il Sole era in transito nella Porta 19 (vedi transito) che con l’attuale porta 49 forma quello che in Human Design si definisce il canale di Sintesi (19/49), il Disegno di sensibilità.
Una forza vitale che riguarda il riconoscimento dei nostri bisogni e di quelli della tribù e che, nel Mandala del Rave, si definisce “passando” attraverso la porta 13 che, come abbiamo di recente sperimentato (vedi transito precedente), parla di ASCOLTO.
Sicché, all’inizio dell’anno Rave il Programma Evolutivo ci porta a conTattare, ascoltare i nostri bisogni alla luce dei nostri principi e valori. Il lavoro retrospettivo è quello di ripescare esperienze del passato che ci rivelano cos’è accaduto (a noi e chi ci ha preceduto) nell’ascoltare e seguire i propri bisogni onorando i propri principi e quando questo non è stato fatto. Lo studio dei cicli, della storia, delle tradizioni, delle saggezze tramandate, della natura ci può aiutare molto in questo processo per la chiarezza. L’attenta osservazione della natura e soprattutto della nostra natura interna, del nostro bio-veicolo e del percepito emozionale è fondamentale in questa comprensione e avvicinamento dei nostri bisogni e principi. Siamo invitati a saper discernere – con sensibilità (intesa come chiarezza) – cosa è o no è conforme ai nostri principi e valori che, a loro volta, sono per natura (quanto meno dovrebbero essere) ispirati ai Principi di Ordine Superiore: alle Leggi di Natura.
Ciò che ci guida, per Natura, è la nostra sensibilità o quanto meno così dovrebbe essere. In quanto per sopravvivenza l’essere umano ha dovuto sviluppare anche una certa insensibilità: per anestetizzarsi dal dolore fino a poter arrivare ad uccidere, anche i propri simili. Qualcosa che ci è rimasto dentro, un’insensibilità di fondo che stagna nell’inconsapevolezza umana e che è anche ciò che innesca le rivoluzioni quando serve cambiare le cose. Un cambiamento che, in genere, per il livello di coscienza generale umano, è di solito violento, repentino, reattivo e distruttivo (“occhio per occhio, dente per dente”); dove si rifiuta categoricamente tutto ciò che è stato e ha interferito con i propri bisogni per qualcosa di nuovo che, “in teoria”, dovrebbe garantirli portando maggiore benessere. “In teoria”, in quanto nel momento in cui qualcosa si realizza da uno spazio inconsapevole di insensibilità all’insegna del “mors tua, vita mea” o comunque sulla base di un principio separativo, ciò che si ottiene è destinato rovinosamente a crollare così come chi ha seguito tale rovinoso principio. Questa “distorsione separativa” richiama inesorabilmente una nuova rivoluzione, una nuova reazione e così via…ancora e ancora, violenza su violenza, massacro su massacro, guerra su guerra, innescando un circolo vizioso da cui non è facile uscire.
Per questioni di mera sopravvivenza è molto difficile sopravvivere maturando sensibilità nell’insensibilità. In un mondo di squali la tendenza per la sopravvivenza (bassi istinti) è quella di diventare lo squalo più grosso non il delfino più consapevole.
Eppure è la strada della consapevolezza quella a cui siamo destinati. Una strada impervia ma necessaria dove la vera rivoluzione – la RiEvoluzione – sta proprio nel trascendere l’attaccamento materiale che ci impone di sconnetterci al nostro spirito e dimostrarci insensibili nei confronti di noi stessi e dell’altro, in funzione di una rinata sensibilità che ci conduce al Tutto. Una RiEvoluzione che non rifiuta ma che integra.Perché il “rivoluzionario” rischio che stiamo vivendo è quello di passare dall’identificazione con la materia all’identificazione con un (falso) spirito. Dal materialismo allo spiritualismo. Dal bigottismo ad una falsa apertura mentale. Dall’essere guerrafondai all’esser impositori di pace. Dal distruggere il pianeta all’ossessione ecologica. Il che cambia i fattori ma non il risultato. Nulla può cambiare senza una vera e radicale rivoluzione di spirito: l’unione al proprio Sé. Come ci indica il Quarto dell’Iniziazione in cui siamo in questi mesi dove il proposito si attua attraverso la mente, la rivoluzione di spirito passa attraverso un nuovo modo di vedere le cose: una nuova rinnovata mentalità. Una vera e propria iniziazione della mente a porsi al servizio del nostro Sé (e non viceversa). Una riprogrammazione di principi e valori che – basandosi sulla chiarezza dei propri veri bisogni – influenza il campo emozionale il quale a sua volta condiziona il nostro modo di pensare e così via… arrivando a cambiare radicalmente il nostro modo di percepire la realtà. La mente crea. E lo fa determinando i nostri principi e valori (ciò che riteniamo importante) su cui poi creiamo le convinzioni (quello che crediamo vero per noi) le quali influenzano le emozioni che alla fine si palesano in comportamenti e azioni che creano la realtà. Ma, di fatto, tutto parte da noi. Senza il presupposto di una rivoluzione interna ovvero di un cambio radicale di mentalità da separatrice ad unificatrice, da dominata dalla paura a guidata dall’amore, non può esistere una vera rivoluzione ma solo un fac-simile che pare cambiare le cose ma solo in superficie mentre in profondità la sostanza di inconsapevolezza rimane. Inutile lamentarci e voler cambiare le cose all’esterno quando non ci operiamo a lavorare su di noi.
Dove cambiare noi stessi non significa essere meglio ma essere esattamente quello che siamo: seguire il nostro bio-veicolo senza interferire con la (nostra) natura. Utilizzare correttamente la mente come strumento di indagine e ricerca per compiere la nostra Missione e non farci usare dalla mente come meri strumenti. Vivere nel Sé. Quello che in Human Design si attua attraverso la pratica consapevole di Strategia e Autorità.
In questi giorni i temi sono: – rifiutare ed essere rifiutati – sacrificare e essere sacrificati – vivere in accordo ai propri principi e sottomettersi/ribellarsi ai principi di altri – sapere ciò che è necessario e ignorarlo – confrontarsi con la propria verità e nascondersi dietro giustificazioni logiche (ma non vere) – essere sensibili e insensibili/ipersensibili (vedi transito del Sole nella Porta 19) – sapere cosa ci mantiene uniti e cosa ci separa – saper dare la vita e toglierla – giorni pregnanti di animismo e misticismo dove siamo sensibili alla connessione con gli animali e con gli dei.
Che tu possa viverti nell’unicità la tua RiEvoluzione consapevole nell’osservare quando opera il tuo Sé e quando il tuo Non sé.
Senza bisogno di rifiutare ma comunque ben determinati nella propria integrità che non deve per forza accogliere tutto, sempre, a prescindere ma non per questo lo deve rifiutare.
Come dice la scritta in spagnolo nell’immagine di copertina del transito: la Rivoluzione è non avere paura.
Mi sento di dire la RiEvoluzione non è non avere paura ma non farci dominare dalla paura.
Nella paura la mente identificata domina e distrugge. Nell’Amore il Sé guida e costruisce.
Buon proseguimento nell’Integrità. In amore a se stessi: ai propri – veri – bisogni.
Individualmente Insieme.
Idealmente la trasformazione delle forme basata sui principi più alti e non semplicemente per il potere.
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Questo venerdì mattina è iniziato sotto l’energetica forza vitale della Focalizzazione (che ci terrà compagnia solo fino ad ore pranzo) in combinazione con gli Umori Fluttuanti e la Lotta alla ricerca di stimoli ed esperienze ‘illuminanti’ che aiutino a superare le limitazioni.Combinazione non semplice quella di vivere la pressione della concentrazione lottando in questa intensità […]