LA VITA CI IN-VITA TUTTI AD UNA JAM SASSION! 


Salve a tutti,
nel viaggio intorno al Mandala del Rave, tutta l’energia creativa che da fine novembre ci è stata offerta dai transiti e che è appena passata attraverso una frequenza di concentrazione con la Porta 9, ora ci mostra il focus di questa concentrazione rappresentato dalla Porta 5 in cui sta transitando il Sole.
Ovvero il ritmo: la vita stessa. Tutta l’energia si concentra qui!
E da qui, al suo ritmo, la vita genera e si rigenera.
L’energia, la vita si muove con i suoi tempi. Con lei ogni sua forma. Dalla più piccola alla più grande. Noi compresi.
In questi giorni siamo chiamati a sperimentare e onorare i nostri bio-ritmi: le abitudini e i rituali del nostro bio-veicolo.
Rispettare i nostri tempi è fondamentale.
Ci allinea alla vita premiandoci con la soddisfazione e un appagante senso di benessere. Non c’è nulla di più sano e “sacro” nel fare ciò che sentiamo di fare quando ce lo sentiamo: quando c’è spirito.
Dal rispetto dei nostri tempi – che per natura ci allineano ai cicli della vita – viene ogni forma di progresso.
Frustrazione, rabbia, depressioni, disagi, delusioni, disarmonie che creano conflitti interni ed esterni sono dati essenzialmente dal mancato rispetto dei nostri ritmi: dall’imporci di fare qualcosa quando non ci sentiamo disponibili a farla; quando non abbiamo energia, non c’è spirito, non siamo nel giusto stato d’animo. In pratica usciamo fuori dal nostro flusso ed entriamo nel reame della sofferenza imbattendoci in varie resistenze ogni volta che diciamo SÌ quando in realtà sentiamo che è NO.
ONORIAMO I NOSTRI TEMPI
In questi giorni stiamo bene attenti a rispettare i nostri tempi (quando mangiare, dormire, lavorare, muovere il corpo, rilassarci, relazionarci, condividere, pensare!…). E osserviamo cosa succede quando non li rispettiamo: che tipo di resistenze troviamo e cosa comportano.
Così possiamo fare un nostro concreto bilancio e realizzare cosa conviene o non conviene fare.
Il messaggio dell’Esagramma 5 è: la fondamentale sintonizzazione con i ritmi naturali.
ASPETTARE COME UNO STATO ATTIVO DI CONSAPEVOLEZZA
Non si tratta di consapevolezza (il Centro Sacrale dove poggia la Porta 5 è un motore e non un centro di consapevolezza) ma di uno “stato attivo di consapevolezza”: uno stato dell’essere dove la consapevolezza c’è per natura. La linea 5 che rappresenta l’esaltazione dell’Esagramma 5, si chiama Gioia: aspettare come un aspetto dell’illuminazione.
ASPETTARE per seguire i nostri ritmi in risposta a ciò che accade ( = attiriamo), a quello che ci viene semplice, naturale essere/fare, ci porta in uno spazio dove tutto è possibile perché siamo sintonizzati alla vita. È in questo magico amorevole spazio che possiamo captare il linguaggio sincronico della vita e gioire della sua abbondanza e bellezza.
Questo transito ci ricorda che lo stato di consapevolezza si attua quando seguiamo la nostra verità e non ci identifichiamo con ritmi/verità che non sono nostri. Se nel lavoro che facciamo, la relazione in cui siamo, il posto in cui viviamo non c’è sintonia, armonia, rispetto tra i ritmi, ovvero non siamo liberi di essere ciò che siamo nel confronto con le diversità, meglio lasciar perdere: non fa per noi.
Le crisi arrivano sincroniche quando siamo fuori dal flusso. Il loro compito evolutivo è quello di avvisarci che è necessario un cambiamento. E ce lo comunicano attraverso resistenze: malattie, incidenti, perdite, dolori, sofferenze, frustrazioni, rabbia.
Ci spingono a riallinearci verso ciò che è sulla nostra lunghezza d’onda, che ci permette di realizzarci per ciò che siamo, in linea al nostro proposito esistenziale. Man mano che ritorniamo ai nostri ritmi naturali… tutto fluisce e ridiventa semplice.
Perseverando nel rispetto di ciò che sentiamo corretto per noi progrediamo verso il nuovo: attraverso continui riallineamenti alle forze mutative che interagiscono con noi. L’importante è mantenere la rotta: seguire ciò che ci suggerisce il corpo.
L’attesa di sintonizzarci con i giusti ritmi non è tempo perso. Anzi. È preziosissimo! È il tempo in cui alleniamo l’Osservatore; ci ricordiamo di chi siamo: Passeggeri nella Forma.
Da questo spazio di presenza/consapevolezza, quando arriva il momento opportuno e la nostra verità (Sé) ci dice di agire, allora il nostro fare è guidato. Sappiamo esattamente cosa fare. Essere e fare sono connessi. C’è vita.
Tutto il resto è fuori tempo, fuori flusso, la sagra delle zone comfort… zombieland.
IL TEMPO: NUOVO SPAZIO DA CONQUISTARE – CON CUI STARE
Il Tempo è il fattore determinante del processo evolutivo in atto.
Non a caso sempre più film e serie televisive trattano il tema dei viaggi nel tempo e della manipolazione del tempo.
Stanno arrivando messaggi chiari per chi li sa cogliere.
Tempo e Spazio sono la stessa cosa.
Così come Spazio ed Essere.
Dove sei è Chi sei.
Così come il tuo rapporto col tempo determina Chi sei.
Verso questa Nuova Era è tempo di riprenderci il potere del tempo. Usare bene il (nostro) tempo.
Sotto questa spinta evolutiva alla verità interiore – per indurci ad allinearci nella dualità – saremo sempre più spinti ad omologare il nostro tempo e condizionati nel suo uso. E in contemporanea sarà sempre più difficile per il nostro Sé sottostare a ritmi innaturali. Questa tensione alchemica contribuirà a creare nuove prese di coscienza, rafforzando le proprie verità alla ricerca di alleati per condividere spazio e tempo: dove posso nascere creativi valori comuni.
In tempi di individualizzazione non è vero che non possiamo fluire con il nostro ritmo e che se lo facciamo interferiamo con l’altro.
Non dobbiamo fare tutti le stesse cose allo stesso modo. Di sicuro non sotto sforzo.
Prendiamo esempio da un’orchestra. Ogni strumento ha la sua unicità e il suo suono; ben diretti tutti hanno il loro spazio e insieme creano meravigliose sinfonie. Basta che ognuno faccia la sua parte condividendo i suoi talenti e assumendosi la propria responsabilità. Senza prevaricare.
Non è più il tempo della sopravvivenza dove deve affermarsi l’Ego a scapito di altri. C’è abbondanza per tutti. Tempo che ad affermarsi siano le singole unicità unite. Per il Bene Comune.
Ognuno di noi ha in dotazione uno strumento (bioveicolo) in cui è specializzato (unicità) per agire in concerto con gli altri seguendo il Grande Direttore d’Orchestra (Vita).
Sono tempi in cui sei vogliamo continuare a fare musica e suonare la nostra verità… lo dobbiamo fare uniti, insieme.
Tempo di accogliere le diversità (partendo dalla nostra) sapendo improvvisare con quel che la vita porta. Tempo di Jam Session! Tempo di ritrovarci in cerchio e Fare/Essere Musica.
Buono studio e rispetto dei nostri bioritmi.
Buona prospera sintonizzazione con la Vita! Insieme.
Aho Metakuye Oyassin 