Giovanni Salvatore Augusto Falcone (Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992).
Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia.
Tra i primi a comprendere la struttura unitaria e verticistica di Cosa Nostra, ha creato un metodo investigativo diventato modello nel mondo.
Rigorosa ricerca della prova, indagini patrimoniali e bancarie, ostinata caccia alle tracce lasciate dal denaro e lavoro di squadra sono stati i suoi fari, le armi con le quali, insieme al pool antimafia, ha istruito il primo maxiprocesso a Cosa nostra, il suo capolavoro. L’eccezionale impegno di un manipolo di magistrati guidati da Falcone dopo anni di assoluzioni per insufficienza di prove portò alla sbarra 475 tra boss e gregari di Cosa nostra e si concluse con 19 ergastoli e condanne a 2665 anni di carcere.
Oltre 40 anni fa Giovanni Falcone capì che le mafie si apprestavano a varcare i confini italiani e teorizzò l’importanza della cooperazione giudiziaria internazionale. A lui, al suo lavoro, al suo sacrificio è stata intitolata la risoluzione approvata all’unanimità da 190 Paesi nel corso della X Conferenza delle Parti sulla Convenzione di Palermo del 2000 contro il crimine transnazionale che si è tenuta a Vienna ad ottobre del 2020.
Giovanni Falcone non si è mai sentito un eroe, ma solo un uomo dello Stato chiamato a fare il proprio dovere. Contro il mito negativo dell’invincibilità di Cosa nostra diceva: “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà una fine”.
Il suo corpo è stato vittima di Cosa nostra in Italia insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Assieme a Paolo Borsellino, collega e amico d’infanzia fino alla morte, Giovanni Falcone è una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.
Il suo spirito è sempre più che mai vivo e di potenziante ispirazione assieme a quello di Paolo Borsellino, Peppino Impastato e tutti coloro (tanti!) che hanno letteralmente dedicato la loro vita e tutti i loro talenti ad esemplare servizio per la loro stessa integrità e per il bene comune.
Grazie di cuore per il vostro esempio.
Giovanni Falcone
Generatore Sacrale 3/5 (Martire/Eretico)
Croce di Incarnazione di angolo retto del Contagio (Sole Personalità Porta 8): chi è qui per condurre attraverso l’Esempio dando il proprio concreto contributo e impiegando risorse (energia, tempo, talenti) per garantire una vita degna di essere vissuta.
Rispetto alle sue costanti difficoltà e opposizioni in vita, interessante analizzare i suoi Nodi Lunari (ambiente di vita) nelle porte polari 44, 24: un ambiente di trasformazione e cambiamento (molto malinconico se la trasformazione e cambiamento non accadono) in cui non ci sono presupposti e gli accordi (mondanamente intesi) facilmente non funzioneranno. Un ambiente in cui non si parla di affari ma di auto-realizzazione della propria ambizione indipendentemente dagli accordi.
Un’auto-realizzazione che implica la razionalizzazione di misteri in un ambiente intellettuale che ha a che fare con l’ambizione e la paura di sopravvivere dove – in accordo alla sua Croce di Incarnazione – ciò che veramente conta è contribuire ad una trasformazione, un rinnovamento che sia innanzitutto vissuto su di sé per poi influenzare l’altro ad una proficua evoluzione individuale e collettiva.
Il Disegno di chi non si fa bloccare dalla paura ma risponde spontaneamente alla chiamata della propria Missione animica (Sé) che chiede di essere vissuta, compiuta e universalizzata attraverso prove ed errori che porteranno a sublimare una vita mortale accedendo all’immortalità che solo una vita totalmente dedita alla propria missione e (quindi) al servizio comune può garantire.
In accordo al suo destino (Sole Disegno Porta 30) Giovanni Falcone ha compiuto il suo Viaggio dell’Eroe e nella dedizione alla sua Missione animica, totale fino alla morte, si è guadagnato la vita eterna nel firmamento della coscienza collettiva come esempio di integrità.
NB. Significato di eroe: persona che per eccezionali virtù di coraggio o abnegazione s’impone all’ammirazione di tutti.