Alza gli occhi… dentro di Te.

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Salve a tutti,
dal pomeriggio del 16 alle prime ore del 22 aprile il Sole muta nell’Esagramma 3: la Porta dell’Ordine; Difficoltà Iniziale.

Come abbiamo visto nei transiti precedenti con il Sole nella Porta 42, la conclusione di un ciclo esperienziale è un momento molto delicato atto a maturare il senso dell’esperienza affinché un’altra possa iniziare.
E, all’inzio di una nuova esperienza, nel mutativo passaggio dal vecchio al nuovo è naturale si presenti una difficoltà: una difficoltà iniziale.
Quella difficoltà che sta all’inizio della transizione dal caos, dalla confusione… all’ordine, alla chiarezza.
La funzione della Porta 3 è quella di trascendere la confusione e stabilire l’ordine in modo che qualcosa di nuovo e potenzialmente fattibile possa attecchire su questo piano. In questi giorni siamo chiamati a mettere energia per un nuovo ciclo.
Dov’è fondamentale radicarci nella PAZIENZA e saper aspettare che questo nuovo ciclo, questa mutazione accada; perché non spetta alla nostra volontà che il nuovo accada e non lo possiamo determinare in nessun modo. Solo aspettare che accada in noi, attraverso di noi.
La mutazione non è nulla di logico, né di esperienziale, né tantomeno sociale; è un processo puramente individuale e segue un impulso creativo (ON/OFF) che è fermo, bloccato, statico… finché non si apre ad un energetico rilascio esplosivo che partorisce il nuovo. E la mutazione accade.

Per Natura, prima che l’effetto della mutazione sia manifesto c’è sempre un periodo di stasi.
Come l’inspirazione per l’espirazione; l’inverno per la primavera.
Questo “blocco”, questa contrazione mutativa viene facilmente colta dalla mente come qualcosa di destabilizzante e ci induce a provare malinconia e a tratti depressione perché si percepisce che qualcosa sta cambiando e non sappiamo come e cosa fare.
La mente identificata impazzisce perché ha paura dell’ignoto, di ciò che non conosce e non ha il controllo della situazione.
Facile sentire un grande stress, un pressante bisogno di fare qualcosa – un dover fare qualcosa assolutamente per portare un cambiamento a questa stasi – ma… non sapere cosa.
In questa fase non possiamo fare altro che ASPETTARE. Aspettare che la vita – connessa al nostro bio-veicolo – stabilisca le opportune strutture affinché la mutazione accada.
La mutazione, il cambiamento non dipende dalla nostra volontà e non c’è nessun modo di prevedere, controllare, affrettare quello che deve accadere.
Possiamo solo ASPETTARE. Ma possiamo approfittare di questa attesa per Essere Presenti e contattare la nostra musa creativa, il nostro daimon, i messaggi che la nostra anima ci porta attraverso la malinconia e aprirci così alla mutazione che – prima o poi – inevitabilmente accade.
Dove quanto più in proporzione siamo nell’accoglienza di quello che c’è, quanto più possiamo cavalcare al meglio la mutazione in atto: per noi stessi e, attraverso il nostro esempio, per chi ci sta intorno.


In questa settimana in cui il Sole risplende in questa mutativa potenziante fase di transizione e ci apre al nuovo (o no)… ci sono ben tre canali definiti dal transito: Mutazione (3/60); Preservazione (50/27) e Emozioni Fluttuanti (39/55).
Settimana decisamente tosta di grande pressione mutativa dove possiamo sentirci particolarmente destabilizzati e provocati nella sicurezza dei nostri valori e delle nostre credenze. Il nostro passato per come lo conosciamo può essere sconvolto così come tante delle nostre certezze e convinzioni; anche riguardo a temi che mai avremmo immaginato potessero cambiare, essere messi in discussione. Tempo di Caos. E non che questo sia un male.
Sia perché il Caos di per sé non è “male” (nell’Universo non esistono “bene e male”) ma solo un agente mutativo, sia perché, se proprio vogliamo l’ordine, in questo piano duale, solo dal Caos può emergere l’Ordine.
Solo dalla Confusione può emergere Chiarezza. Solo dalla Crisi può emergere il Progresso. Così è.
Accogliere il Caos, quello che c’è è il modo più appropriato di accogliere l’Ordine… quello che c’è.
Quanto più ci irrigidiamo nel aggrapparci al vecchio quanto più soffriamo di fronte al nuovo che avanza.
Ciò non significa non tenere in sé alcuni valori e principi che sono preziosi in quanto ci permettono di orientarci nel Caos ma è importante non identificarci con la mente che giudica la mutazione come qualcosa di sbagliato e pericoloso solo perché non sa e teme tutto ciò di cui non può avere il controllo.
Unica cosa fondamentale è non perderci e, pur nell’accoglienza, mantenerci saldi nella discriminazione di ciò che sentiamo valido o no per noi. Adesso.
In questo senso è di fondamentale aiuto la pratica della nostra Strategia e Autorità, che in essenza ci ricorda di Aspettare PER Ascoltarci… comunque sia… ASCOLTARCI, ascoltare il nostro bio-veicolo e lasciarci guidare nell’attenta auto-osservazione di ciò che c’è: dentro e fuori di noi.
Tempo di aprirci al nuovo e aggiornare il nostro sentire su cosa è BENE e cosa è MALE per noi. Non pensare o valutare cosa è bene o male… ma SENTIRE (che non è pensare di sentire). Fidarci di Noi, di quello che sentiamo ed emerge in noi; indipendentemente dalle circostanze esterne.
Tempo di radicarci nella nostra Autorità, nel nostro Sé. [E non perderci su cosa fa o no il Daila Lama con la lingua… ]

La grande mutazione che a mio avviso ci suggerisce il transito – dove ogni esperienza (specie alle soglie del 2025/2027) ci sta preparando/aprendo alla Nuova Era – è di saper riconoscere il valore del Tempo che abbiamo a disposizione. Saper osservare e gestire pensieri ed emozioni al fine di abbassare progressivamente le nostre resistenze mentali/identificazioni/condizionamenti e acquisire libertà decisionale per allinearci alla Nostra Missione.
Che, fondamentalmente, è Essere nella Gioia; in Pace. Una dimensione intima-mente interiore che siamo invitati a vivere: lasciarci mutare PER mutare.
Una rinnovata visione ed esperienza del Tempo così rivoluzionaria, così RiEvoluzionaria che per essere attuata deve aprirci a rivisitare completamente i nostri parametri di Bene e Male, di Vita e di Morte… senza perderci. SENZA PERDERCI.
La Sfida del Tempo è proprio questa: non perderci. Mutare – total-mente – mantenendo la connessione con la Fonte.
Ognuno con la sua Unicità.

Nell’unico modo possibile…

Individualmente Insieme.

DI FRONTE AL MISTERO: O LO ACCOGLIAMO… O CI DIVORA.
O ACCOGLIAMO IL VERO SAPERE, LA VERITÀ… O L’IGNORANZA, L’OBLIO, CI DIVORA.

ALZIAMO GLI OCCHI… DENTRO DI NOI.
ALZA GLI OCCHI… DENTRO DI TE.

Shai-Hulud

 

 

Ps. Stiamo terminando il Quarto dell’Iniziazione dove il proposito si attua attraverso la mente. Ancora due porte (27 e 24) e poi entreremo nel Quarto della Civilizzazione dove il proposito si attua attraverso la forma, il manifestare.
Dentro di me so che tutto questo – in piccolo – ci sta preparando – in grande (quest’anno e nei prossimi a venire) – a qualcosa di Epocale. Qualcosa di inimmaginabile per i parametri umani che la storia ufficiale ci ha tramandato sinora.
In questa fase di “educazione mentale PER manifestarci nella forma”, adesso, quel che sento il mio piccolo umile contributo è segnalare – dopo il Signore degli Anelli e la quadrilogia di  Matrix – di leggere Dune di Frank Herbert.
Ci sono tante tematiche e riflessioni in merito a ciò che è accaduto, sta accadendo e accadrà. Non importa di cosa saremo testimoni. Ciò che importa è prepararci. Esserci. Nel modo migliore possibile. Ossia… come Noi stessi.
Con ciò non intendo osannare Dune e sostenere che è indispensabile leggerlo (almeno i primi 4 libri), magari è solo il delirio della mia mente astratta ma… in tempi di limitazioni… lo sento personalmente un valido stimolo per chi lo sa cogliere. Uno stimolo contemporaneo come può essere un degno successore del messaggio che un tempo risuonò alla generazione degli anni ’60/70 che leggeva Il Signore degli Anelli.
Per chi risuona… una buona lettura.

La sfida fondamentale dell'iniziazione è trascendere la confusione e stabilire l'ordine.
- Porta 3; I Ching del Rave -
Just Now 17.4.23
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