Transiti di proposito vitale da riconoscere e manifestare PER…

Transiti di proposito vitale da riconoscere e manifestare… fino alla morte… PER la vita, la Nostra Amata Vita!

Salve a tutti,
dal 25 al 30 ottobre il Sole transita nell’Esagramma 28: la Porta di Chi Rischia, il Giocatore; Preponderanza del Grande.
La Terra è nell’Esagramma 27: la Porta della Cura: Nutrimento.

I Nodi Lunari sono nelle porte polari 34, 20 che (come abbiamo già visto negli articoli precedenti) definiscono il Canale del Carisma e su cui ora sento giunto il momento di spendere qualche parola. I Nodi Lunari definiscono l’ambiente in cui ci muoviamo; ci forniscono indicazioni sulle persone e situazioni che incontriamo per sviluppare il nostro proposito.
L’ambiente nodale – definito in questi mesi di trasformazione autunnale dalle due Porte 34 e 20 – è un ambiente dove imperano forti azioni impulsive mirate alla sopravvivenza (tante cose da pensare/fare), azioni potenzialmente errate e manifestazioni di potere non corrette, dove siamo immersi in un campo di inconsapevolezza, potenziale violenza e reattiva manifestante rabbia.
Al che qualcuno potrebbe dire: “Ma come? Il Programma Evolutivo ci vuole così male? Perché ci condiziona così?”
Nulla ci vuole male. Gli inviti della Vita sono sempre corretti, appropriati e sincronici alle (Nostre) esigenze del momento.
È tutto perfettamente, divinaMente scenografato così per noi: perché, nella dualità dove siamo immersi, è proprio in questo ambiente che – con il giusto attrito tra ciò che ci viene”proposto” e come decidiamo di viverlo – possiamo realizzare il nostro scopo. E lo scopo… è Tutto!

Perché mi trovo ormai dopo qualche mese di questo transito nodale a parlare di questo?

Perché il Sole (massima forza condizionante per Noi) in questi giorni è nella Porta 28 che riguarda proprio la consapevolezza – sotto forma di intuizione del corpo – di sapere nell’adesso se lottare o no: sapere riconoscere cosa fare nell’adesso per garantire la sopravvivenza del nostro corpo… è così garantire lo scopo della nostra Missione di Vita.
Questa intelligenza intuitiva (la più antica) è qui, basicamente, per saper riconoscere se di fronte ad una situazione c’è da lottare o da fuggire, c’è il potenziale per vivere o per morire, se c’è un reale imminente pericolo o no. Esagramma 28: La Porta di Chi Rischia. Di chi sa rischiare/scegliere (ricordiamo la Porta da cui veniamo nel Mandale del Rave 50: Responsabilità). Di chi sa – responsabilmente – come (ben) vivere… e di conseguenza di chi sa come (ben) morire; attraverso le sue decisioni: i suoi singoli , i suoi singoli No. Momento per momento. Adesso.

Qui, che possiamo sentire in questi giorni, c’è la paura della morte.
Non intesa come la paura della fine di tutto ma di morire senza essere appagati, senza un proposito, senza un vero scopo che dia il senso alla nostra vita e alle sue potenzianti difficoltà e sfide.
Sicché di  essenziale vitale importanza è contattare il senso, lo scopo, il proposito di questa vita: la Nostra Missione. Qualcosa per cui valga veramente, veramente, veramente la “pena” di lottare, lo “sforzo” di esserci, il piacere di “giocare”. Sì, perché il fine ultimo qui su questa Terra, non è certo quello di soffrire, di stare male, di preoccuparci, di deprimerci.
Anzi, tutto il contrario. Siamo qui per godere. Essere totali nel godere, nel celebrare, nell’amare. MA… in funzione che tutto questo si realizzi e in modo consapevole… dobbiamo sapere PERCHÈ? COME MAI? IL SENSO DI TUTTO QUESTO!

E tutto questo, meravigliosamente architettato dal Divino, sta accadendo in questo tempo, alle soglie della Nuova Era e con Urano retrogrado (fino a inizi aprile 2022) che ritorna nell’Esagramma 24 che con Plutone nell’Esagramma 61 formano la Forza Vitale della Consapevolezza. Una Consapevolezza “Uraniana” che è per natura rivoluzionaria e ci guida alla RiEvoluzione (vedi analisi transiti Anno Rave 2021): non la solita storica rivoluzione impulsiva che nasce e si risolve con la violenza e la solita mentalità dove nulla può di fatto cambiare ma una rivoluzione consapevole dove nulla si sostituisce e tutto si trasforma alla luce di una nuova maturata e agita consapevolezza al servizio del bene comune. Lo sviluppo di una manifestata coscienza collettiva agita individualmente. L’Unicità che può essere riconosciuta e manifestata armoniosaMente nel rispetto della diversità.
Un Cammino non di certo facile e molto sfidante, a tratti mortale MA… che possiamo tranquillamente affrontare QUANDO SIAMO TOTALI. E lo siamo, TOTALI, solo SE sentiamo vibrare in Noi uno scopo e ogni nostra cellula si attiva in funzione della nostra MISSIONE. Con una tale totalità che nulla ci può fermare… neanche la morte.
Anzi, proprio il limite della morte ci offre l’opportunità di essere ancora più totali nel goderci l’adesso e ottimizzare ogni prezioso attimo di vita per il raggiungimento del nostro scopo. Proprio grazie al “limite” (?) della morte possiamo consapevolizzarci del presente e divenire, Essere Presenti.

La bellezza di questa conformazione ci mostra che possiamo trascendere la morte e sconfiggere il suo grande falso tabù nel momento in cui riconosciamo in noi il nostro scopo di vita.
In Human Design, in modo molto semplice e altrettanto potente, ogni Tipo ha un suo specifico proposito che si realizza attraverso una tematica del Sé: la libera manifestazione della propria unicità, la soddisfazione nell’impiego della propria energia creativa, il dolce meritato riconoscimento di ciò che si è, la sorpresa di poter riconoscere le meraviglie dell’Unicità.
Ognuno ha un particolare scopo che si attua nei vari campi definiti dai Quarti: educazione mentale, concretizzazione nella forma, legami e relazioni, esplorazione dello spirito, con spirito. Ognuno di noi risuona in particolare con un tema e un proposito ma dentro di noi li viviamo tutti e siamo chiamati a farne esperienza. Nella Gioia! Nell’Amore!

Se non è ancora ben chiaro dentro di noi, è assolutamente tempo di fermarci e fare chiarezza. Approfittiamo della enorme opportunità evolutiva che ci viene concessa (che noi attiriamo!) per chiarire in noi la Nostra Missione: CHI SONO? DI COSA HO BISOGNO? … COSA VOGLIO FARE? … CON CHI? … DOVE?

Da qui le domande pratiche:
– SONO SODDISFATTO DELLA MIA VITA?
– SONO SODDISFATTO DI QUELLO CHE STO FACENDO? E DI COME LO STO FACENDO?
– SONO POTENZIANTI E NUTRIENTI PER ME LE MIE RELAZIONI? TUTTE? MI SENTO RICONOSCIUTO DA CHI FREQUENTO? CON CHI HO DECISO DI VIVERE?
– STO DANDO IL MIO MASSIMO CONTRIBUTO A CREARE UN MONDO DOVE L’UNICITÀ (partendo dalla mia) POSSA ESISTERE LIBERA, IN GIOIA E AMORE?
– SONO LIBERO ADESSO?  SONO LIBERO DI DECIDERE COME VOGLIO VIVERE? SONO NELLA GIOIA ORA?
– AMO E RICONOSCO ME STESSO? IL MIO CORPO? LA MIA MENTE? I MIEI BISOGNI?
– AMO E RICONOSCO I MIEI GENITORI? IL MIO PARTNER? I MIEI AMICI? AMO E RICONOSCO QUESTA TERRA IN CUI HO SCELTO DI VIVERE?
– SENTO IN ME ARDERE IL FUOCO DI UNO SCOPO? HO CHIARA LA MIA MISSIONE? QUESTA MISSIONE CONTEMPLA IL BENE COMUNE?
– COME e COSA STO OPERANDO PER COMPIERE LA MIA MISSIONE?

Domande che non possono certo trovare risposte mentali ma ben radicate nella nostra Autorità.

Mi piace ricordare che l’Esagramma 28 che in questo momento brilla su di noi, porta la paura della morte e, in sé, connesso, l’amore per la verità.
L’amore di saper lottare per il nostro individuale sapere, la verità/amore della nostra unicità, l’amorevole trionfo della Vita… del Nostro Sé.

Una lotta per la sopravvivenza – in essenza un giocare la vita – che, per Legge Universale, non è MAI CONTRO qualcosa/qualcuno ma SEMPRE PER qualcosa/qualcuno. Da qui la fondamentale importanza di sapere PER cosa (ha senso) vivere… PER cosa (ha senso) morire.
Con la forza di questo proposito, del nostro intimo scopo, non c’è problema, difficoltà, sfida per quanto enorme, che ci possano fermare. Quando siamo in contatto con la nostra (divina) Missione siamo SEMPRE vegliati, protetti, supportati dal Divino, dal Nostro Sé e nulla ci può fermare.
Attenzione: ciò non significa né deve illudere che tutto sarà una piacevole e tranquilla passeggiata domenicale tutta rosa e fiori.
Il dolore (messagero evolutivo di consapevolezza) non mancherà. Le resistenze, le difficoltà, le sfide ci saranno, anche enormi. Ma sono quelle giuste per la nostra evoluzione e siamo perfettamente equipaggiati per affrontarle onorando le meccaniche del nostro bio-veicolo che è stato appositamente voluto e costruito dalla nostra anima per compiere la nostra Missione. Nella Gioia!
La Gioia ultima che ci permette di risorgere sempre, in qualsiasi tempo, circostanza e luogo. In una celebrativa estasi di Gratitudine nel riconoscere il compimento dell’Opera Divina che si compie attraverso di Noi.

Come ci ha insegnato il Cristo all’apice del suo umano momento più difficile, doloroso e sfidoso nel giardino degli ulivi alle soglie del “disumano” compimento della sua Missione:
Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà“.

Totale FEDE nella propria Missione. Totale FEDE nella Volontà del Grande Perfetto Disegno Divino. Nella nostra scelta di essere così. Qui. Ora. Nella Totale accettazione/accoglienza di quello che c’è e siamo.
FEDE che non è una bella aspettativa, né una vana speranza, né una forte credenza… è una ferma assoluta certezza adamantina!
Ciò che sento, ciò di cui ho bisogno… arriva, accade, c’è già. Qui. Ora. Sono sempre protetto, vegliato, esaudito. SEMPRE.
Ho solo da accogliere ciò che c’è. Accogliermi per quello che sono: che ho deciso e decido di essere, riconfermandomi in ogni mia consapevole scelta.

Questo è il tempo della FEDE. Tempo di non rifiutare più le sfide evolutive continuando ad evitarle alimentando le zone di comfort o a reagire con i soliti metodi e comportamenti che a nulla sono serviti. Come diceva Einstein “Non puoi cambiare un pensiero con lo stesso metodo che l’ha generato”.
Tempo di FEDE in noi stessi, nella vita. PER compiere la RiEvoluzione Consapevole a cui si stiamo preparando (da chissà quante vite).
Che ognuno possa dare il proprio contributo!

Buone decisioni in accordo alla Nostra (Comune) Missione. Sempre al servizio del Ben Supremo, il Bene Comune, il Nostro SÉ.
Strategia e Autorità.

Individualmente insieme. 🌈

Just Now! 26.10.21
"La chiave per la direzione della società è sempre in mano agli individui, ma questo ruolo è carico di difficoltà. Qualsiasi Cambio nella direzione è il risultato diretto della mutazione, la configurazione (3/60) di questo circuito. Se la mutazione deve avere successo e sostituire il vecchio col nuovo, la tribù e il collettivo devono essere convinti del suo valore. L'individuo che non sa perché o come lottare per il proprio sapere dovrà fronteggiare enormi resistenze.
Ra Uru Hu - I Ching del Rave, Esagramma 28
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